Preside cede collezione di fumetti per finanziare gita scolastica - Studentville

Preside cede collezione di fumetti per finanziare gita scolastica

Generosa iniziativa da parte di un preside, presidente dell'associazione dei presidi romani, che ha deciso di cedere la propria collezione di fumetti affinché il ricavato vada agli studenti per finanziare la gita scolastica.
Preside cede collezione di fumetti per finanziare gita scolastica

Preside cede collezione di fumetti

Mario Rusconi è il presidente dell’Associazione dei presidi di Roma. Nonché il preside dell’Istituto Pio IX Aventino, sito nella Capitale. Proprio in quest’ultima veste ha fatto un gesto abbastanza inaspettato: decidere di donare la propria collezione di fumetti agli studenti per permettere loro di venderli, e di usare il ricavato per autofinanziare una gita scolastica. Rinunciando a quello che, oltre che economico, è anche un valore affettivo. Del resto, collezionare fumetti va ben oltre il semplice accumulo di oggetti. Quanti altri lo avrebbero fatto?

Gli studenti potranno usare il ricavato per la gita

Ed è così che il preside ha rinunciato ai preziosi numeri di Tex Willer, de il Grande Bleck e di altri fumetti in favore degli studenti. Il ricavato della vendita dei volumi contenenti – tra gli altri – le vicende di Bleck Macigno e del giustiziere solitario ricercato dalla legge che ha fatto breccia nel cuore degli italiani, servirà a finanziare la gita scolastica degli studenti dell’Istituto. Gesto più che gradito in un momento storico nel quale i costi dei viaggi di istruzione sono diventati sempre più onerosi e pesanti da sostenere per i nuclei familiari con figli in età scolare. Ma, a detta del preside, questa gita sarà diversa, perché auto-gestita. Cosa vuole dire?

Sarà una “vacanza auto-gestita”

Significa che saranno gli studenti a scegliere la meta di quella che potrebbe essere definita una “vacanza”. Non essendo organizzata dall’istituto, dovranno concordare con la scuola il periodo nel quale risulteranno – di fatto – assenti. Così come dichiarato a ‘Il Tempo’, il preside ha spiegato che i ragazzi organizzeranno il viaggio in tutti i particolari. Dalla scelta della città da visitare a quella della struttura nella quale soggiornare. Dall’itinerario a cosa vedere o meno. Perfino i pasti saranno liberi: non ci saranno pranzi organizzati presso ristoranti o locali. Potranno anche decidere di consumare un panino al volo. Nessuna intromissione da parte della scuola, anche perché quest’ultima non sarà in alcun modo responsabile. Niente supervisione da parte dei professori né alcun tipo di controllo. I ragazzi saranno totalmente liberi in ogni loro scelta.

La meta sarà una città italiana

Abbiamo anticipato che gli studenti sceglieranno, insieme al consiglio di classe, anche la meta che, tutta probabilità – anche in virtù del contenimento dei costi – sarà italiana. Si tratterà quindi di un viaggio breve e sul territorio nazionale. Le possibilità, tanto, non mancano. Esistono talmente tante città ricche di storia, bellezze architettoniche ed arte che non avranno che l’imbarazzo della scelta. Napoli, ad esempio, con il suo centro storico, patrimonio UNESCO, il Museo Archeologico Nazionale per ammirare i tesori di Pompei e Ercolano. O Firenze: con il Duomo e il Battistero di San Giovanni, la Galleria degli Uffizi e le sue opere d’arte rinascimentali. Questa potrebbe essere la prima di una lunga serie di iniziative simili.

Bonus gite, si alza il valore dell’ISEE

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha firmato una nuova direttiva che ha, tra gli altri, lo scopo di far sì che un numero maggiore di studenti, quelli provenienti da famiglie meno fortunate e con Isee basso o molto basso, possa partecipare ai viaggi di istruzione. Il nuovo bonus gite consentirà di poter usufruire del contributo da 150 euro non solo, come avveniva prima, agli studenti con Indicatore della Situazione Economica Equivalente inferiore ai 5mila euro, ma anche a quelli provenienti da nuclei familiari con Isee fino a 15mila euro. Inoltre, un’altra possibile soluzione per agevolare i meno abbienti, potrebbe consistere nel creare un fondo di solidarietà per consentire loro di poter sostenere il costo della gita.

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