Roma si conferma epicentro della mobilitazione studentesca nonostante l’accordo di pace siglato per il conflitto in Medio Oriente. Le occupazioni scolastiche continuano a moltiplicarsi nella capitale, evidenziando una disconnessione tra tregua diplomatica e fermento giovanile.
La persistenza delle proteste dimostra come le questioni geopolitiche mantengano forte presa sul movimento studentesco romano, alimentando un clima di tensione accademica che trascende gli sviluppi internazionali.
Le rivendicazioni studentesche e comunicati
I collettivi autorganizzati hanno diffuso comunicati dettagliati che delineano le motivazioni della mobilitazione. Il collettivo Assange del Newton definisce l’occupazione “un atto di rottura per colmare il bisogno di esprimere un’opinione forte e chiara riguardo al genocidio del popolo palestinese“, con l’obiettivo primario di “risvegliare il mondo scolastico dalle ingiustizie”.
Gli attivisti citano esplicitamente lo “J’accuse” di Émile Zola, accusando “chi non prende posizione sul massacro dei palestinesi” e definendo i governi Netanyahu, statunitense e italiano “complici del genocidio“. Le rivendicazioni del Visconti sono altrettanto dirette: “diffidano Meloni e Valditara” e chiedono la rottura degli accordi con Israele, ribadendo che “non un soldo deve andare alla guerra, c’è bisogno di fondi per l’istruzione”.
La mappa delle scuole occupate e aggiornamenti
La situazione attuale delle proteste studentesche romane presenta un quadro articolato che coinvolge diversi istituti distribuiti strategicamente nella capitale. Oltre ai recenti casi del Visconti e del Newton, risultano ancora in stato di agitazione l’artistico Enzo Rossi di via del Frantoio e il classico-linguistico Kant di piazza Francesco Zambeccari.
La mobilitazione studentesca ha registrato un’evoluzione temporale significativa, con le prime occupazioni concentrate tra fine settembre e inizio ottobre. In questo periodo hanno aderito al movimento la succursale del Rossellini, il Cavour, il Socrate e il Plinio Seniore.
La distribuzione geografica evidenzia una concentrazione nel centro storico e nelle zone limitrofe.