In queste settimane si stanno concludendo gli scrutini finali dell’anno scolastico 2024/2025 nelle scuole secondarie di secondo grado italiane. Una novità significativa caratterizza questa fase: i software dei registri elettronici sono stati aggiornati per supportare il calcolo automatico del credito scolastico secondo le nuove disposizioni normative.
Le aziende che forniscono le piattaforme digitali alle scuole hanno implementato funzionalità specifiche per gestire l’attribuzione del punteggio in base al voto di comportamento, come previsto dalla legge n.150 dell’ottobre 2023. Questa digitalizzazione rappresenta un passo importante verso una gestione più efficiente e trasparente degli scrutini, garantendo l’applicazione uniforme delle nuove regole in tutti gli istituti.
I dettagli della legge n.150
La legge n.150 del 1° ottobre 2023 ha introdotto modifiche significative all’articolo 15 del decreto legislativo 62/2017, rivoluzionando i criteri per l’attribuzione del credito scolastico. Il nuovo comma 2-bis stabilisce una condizione precisa: il punteggio massimo nella fascia di credito può essere assegnato solo agli studenti che ottengono un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi.
I software dei registri elettronici si sono rapidamente adeguati a questa novità normativa, implementando algoritmi automatici che calcolano il credito considerando sia la media dei voti sia il voto di condotta. Questa automazione garantisce uniformità nell’applicazione della nuova regola in tutte le scuole italiane, eliminando possibili errori di calcolo manuale.
Le implicazioni nel comportamento degli studenti
La nuova normativa rappresenta un cambio di paradigma nell’approccio educativo delle scuole superiori, ponendo il comportamento al centro della valutazione complessiva dello studente. Il voto di condotta, insieme a quello di educazione civica, non influenza più solo la media generale, ma determina direttamente l’accesso al punteggio massimo del credito scolastico.
Questo meccanismo automatico, ora integrato nei registri elettronici, invia un messaggio chiaro a studenti e famiglie: i risultati accademici eccellenti non bastano più se non accompagnati da un comportamento responsabile. Chi ottiene voti brillanti ma presenta problemi disciplinari si vedrà “penalizzato” nel credito finale.
L’orientamento per esami di stato 2024
L’Ordinanza Ministeriale 67 del 31 marzo 2024 ha ufficialmente recepito le novità legislative introdotte dalla legge n.150, stabilendo le nuove regole per l’attribuzione del credito scolastico durante gli esami di Stato. Il documento chiarisce che il punteggio massimo raggiungibile è di quaranta punti, distribuiti strategicamente tra gli ultimi tre anni: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto e quindici per il quinto anno.
La normativa sottolinea che il voto di comportamento concorre direttamente alla determinazione del credito scolastico finale. I consigli di classe dovranno attenersi rigorosamente alla tabella dell’allegato A del decreto legislativo 62/2017 per l’assegnazione dei punteggi. L’ordinanza specifica inoltre che la nuova disposizione sul voto di comportamento pari o superiore a nove decimi si applica retroattivamente anche agli studenti del terzultimo e penultimo anno durante l’anno scolastico corrente.