Report Legambiente: edifici scolastici in difficoltà e manutenzione in declino

Report Legambiente: edifici scolastici in difficoltà e manutenzione in declino

Il report Ecosistema Scuola di Legambiente relativo al 2024 rivela una situazione preoccupante per l'edilizia scolastica italiana, solo il 47% dispone di certificato di agibilità.
Report Legambiente: edifici scolastici in difficoltà e manutenzione in declino

Il report Ecosistema Scuola di Legambiente con dati relativi al 2024 rivela una situazione preoccupante per l’edilizia scolastica italiana. Solo il 47% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità, mentre appena il 31,2% è stato sottoposto a indagini diagnostiche sui solai negli ultimi cinque anni.

I dati, raccolti su 7.063 edifici di competenza di 97 comuni capoluogo, mostrano carenze significative negli interventi di messa in sicurezza: solo il 10,9% delle strutture ha beneficiato di lavori specifici sui solai, nonostante questi rappresentino spesso la causa principale dei crolli che hanno interessato la cronaca degli ultimi anni.

La diagnostica su solai e il controllo sismico

I dati sui controlli strutturali rivelano criticità preoccupanti negli edifici scolastici italiani. Solo il 31,2% delle strutture ha beneficiato di indagini diagnostiche sui solai negli ultimi cinque anni, mentre gli interventi di messa in sicurezza si limitano al 10,9% del totale.

La situazione peggiora considerando i controlli sismici: appena il 45% degli edifici dispone del collaudo statico e meno del 15% delle strutture in zona sismica rispetta la normativa antisismica vigente. Il 54,8% degli edifici non ha mai beneficiato della verifica di vulnerabilità sismica, esponendo migliaia di studenti a rischi potenziali quotidiani.

Le disparità territoriali e fondi in calo

Il report Legambiente evidenzia marcate differenze geografiche nella gestione dell’edilizia scolastica. I controlli sui solai mostrano disparità significative: 32% al Nord, 36,1% al Sud, ma solo 22,5% nel Centro. Le verifiche di vulnerabilità sismica interessano appena il 45,2% degli edifici nazionali.

I fondi per la manutenzione straordinaria sono drasticamente diminuiti nel 2024, attestandosi a 39.648 euro per edificio contro la media quinquennale precedente. Il divario territoriale è drammatico: al Nord si spendono 41.699 euro per edificio, mentre Sud e Isole si fermano rispettivamente a 5.564 e 5.234 euro. La manutenzione ordinaria registra una media nazionale di soli 8.338 euro per struttura, insufficiente per garantire standard adeguati di sicurezza e funzionalità degli ambienti scolastici.

La transizione verso la sostenibilità strutturale

L’efficientamento energetico degli edifici scolastici procede a rilento, con appena il 16% delle strutture che ha beneficiato di interventi specifici. La situazione risulta ancora più critica analizzando le certificazioni energetiche: solo il 6,5% degli edifici raggiunge la classe A, mentre ben due terzi si collocano nelle ultime tre classi (E, F, G).

L’adozione di impianti da fonti rinnovabili riguarda il 21% degli edifici a livello nazionale, ma il dato evidenzia forti disparità territoriali. Nelle Isole la percentuale crolla al 10,8%, confermando una diffusione insufficiente e disomogenea sul territorio.

I ritmi attuali di transizione energetica appaiono inadeguati: in 25 anni si è passati dallo 0% al 20% di edifici dotati di impianti puliti. Mantenendo questa velocità, servirebbero circa 70 anni per raggiungere il 100% delle scuole sostenibili.

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