Infortunio a scuola con danni permanenti: giudici condannano Ministero e istituto per inadeguata vigilanza

Infortunio a scuola con danni permanenti: giudici condannano Ministero e istituto per inadeguata vigilanza

L'incidente è avvenuto nel gennaio 2017 quando due bambine si sono urtate nel corridoio, provocando gravi danni permanenti a una di esse.
Infortunio a scuola con danni permanenti: giudici condannano Ministero e istituto per inadeguata vigilanza

L’incidente è avvenuto nel gennaio 2017 durante la ricreazione di una scuola primaria, quando due bambine di terza elementare si sono urtate accidentalmente mentre giocavano a rincorrersi nel corridoio. Una delle studentesse è caduta riportando una frattura coronale ai denti, con danni permanenti stimati al 2% e necessità di cure odontoiatriche prolungate.

Con la sentenza n. 3621/2025, depositata il 30 agosto, il Tribunale ha riconosciuto la responsabilità della scuola secondo l’art. 2048 del codice civile, che stabilisce una presunzione di colpa per chi esercita la vigilanza sugli alunni durante l’orario scolastico.

La vigilanza scolastica inadeguata

Il tribunale ha evidenziato come le misure di sorveglianza adottate dalla scuola si siano rivelate insufficienti per garantire la sicurezza degli alunni. La semplice raccomandazione di “non correre” o “non spingere” nel corridoio non costituisce una misura organizzativa adeguata, soprattutto considerando le caratteristiche strutturali dell’ambiente scolastico, caratterizzato da pavimento rigido e visibilità ridotta.

Secondo la Corte di Cassazione, la prova liberatoria richiede l’adozione di regole operative e controlli specifici per prevenire i rischi tipici del contesto educativo. La mancata regolamentazione dei giochi di movimento nei corridoi è stata identificata come una lacuna significativa nelle procedure di sicurezza dell’istituto.

Il risarcimento economico e le cure mediche

La sentenza ha stabilito un risarcimento complessivo di 13.791 euro, suddiviso in diverse componenti specifiche. Il danno non patrimoniale ammonta a 3.571 euro, calcolato secondo le Tabelle del Tribunale di Milano per il danno permanente del 2% causato dalla frattura coronale ai denti.

Le spese sanitarie costituiscono la parte maggiore con 10.220 euro, che comprendono 2.720 euro già sostenuti per le cure immediate e 7.500 euro previsti per i trattamenti odontoiatrici futuri. Il tribunale ha condannato scuola e Ministero in solido al pagamento dell’intero importo, oltre alle spese legali del procedimento.

Le esclusioni di responsabilità per comportamenti accidentali

Il tribunale ha escluso qualsiasi responsabilità nei confronti dei genitori della bambina che ha involontariamente urtato la compagna durante il gioco. La decisione del giudice ha chiarito che la spinta è stata classificata come accidentale e non volontaria, senza alcuna intenzionalità lesiva da parte della minore.

La sentenza ha stabilito che non è stata dimostrata una carenza educativa diretta da parte della famiglia, collegabile all’incidente verificatosi. Questa distinzione risulta fondamentale per comprendere come il sistema giudiziario differenzi tra azioni spontanee dei bambini e responsabilità organizzative delle istituzioni scolastiche, evidenziando che l’evento è stato causato da inadeguate misure preventive piuttosto che da comportamenti scorretti degli alunni coinvolti.

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