Il 15 ottobre, l’Aula del Senato ha ospitato la discussione di importanti emendamenti per il mondo della scuola, come annunciato dal senatore Roberto Marti, presidente della Commissione Cultura. Le novità riguardano l’estensione della Carta docente a 200mila supplenti annuali e significativi investimenti per la sicurezza degli edifici scolastici con 155 milioni di euro destinati al Fondo unico per l’edilizia.
I dettagli sugli emendamenti approvati dalla commissione
L’ampliamento della platea dei beneficiari della Carta del docente rappresenta una delle misure più significative, coinvolgendo circa 200mila supplenti annuali con contratto fino al 30 giugno, incluso il personale educativo. La carta prevede anche l’acquisto di titoli di viaggio per scopi formativi.
I corsi Indire per la specializzazione sul sostegno ricevono una proroga di un anno, con estensione ai docenti che hanno prestato servizio per almeno tre anni negli ultimi otto e possiedono titoli esteri con contenziosi pendenti a giugno 2024.
La commissione di maturità subisce una riduzione significativa: dal 2026 sarà composta da quattro commissari più il presidente, con il colloquio orale su quattro discipline individuate dal Ministero a gennaio, diventando requisito obbligatorio per il superamento dell’esame.
Il piano di finanziamenti per edilizia scolastica e formazione
Gli emendamenti approvati dalla Commissione Cultura del Senato prevedono un incremento significativo del Fondo unico per l’edilizia scolastica di 155 milioni di euro dal 2027 al 2036, risorse specificamente destinate alla realizzazione di interventi urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici pubblici.
Parallelamente, vengono stanziati 3 milioni di euro per l’Agenda Sud, destinati a 600 scuole per l’acquisto di sussidi didattici e l’ampliamento dell’offerta formativa nelle regioni meridionali.
Il potenziamento del sistema formativo prevede un incremento di 11 milioni di euro dal 2027 per il Fondo per la formazione dei docenti, estendendo i benefici anche agli aspiranti commissari d’esame. Ulteriori 10 milioni di euro vengono destinati alla realizzazione delle attività formative e alla formazione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario nell’ambito del Piano nazionale di formazione.
Le implicazioni per la formazione e il personale
La filiera tecnologico-professionale del 4+2 rappresenta una svolta significativa nel panorama formativo italiano. Dal prossimo anno scolastico, questo percorso abbandona definitivamente lo status di sperimentazione per diventare parte integrante dell’offerta educativa nazionale, garantendo maggiore stabilità e riconoscimento istituzionale.
I docenti tecnico-pratici beneficiano di un’importante estensione temporale: fino al 31 dicembre 2026 potranno accedere ai concorsi ordinari utilizzando esclusivamente il diploma di maturità come titolo di accesso. Questa misura offre un periodo transitorio fondamentale per consentire l’adeguamento professionale del personale già in servizio, evitando discontinuità nell’erogazione dell’offerta formativa tecnica.
Le prospettive future del sistema scolastico italiano
Il Piano nazionale di formazione riceverà un incremento di 10 milioni di euro per rafforzare le attività formative del personale amministrativo, tecnico e ausiliario. La Fondazione “Imprese e Competenze per il Made in Italy” estenderà i suoi percorsi formativi a tutte le scuole secondarie, promuovendo l’eccellenza italiana attraverso programmi educativi mirati.
La Scuola Europea di Brindisi potrà finalmente garantire la piena funzionalità grazie all’attivazione dei contratti per personale docente e amministrativo madrelingua, assicurando continuità didattica e standard europei. Questi interventi delineano una strategia complessiva volta a modernizzare il sistema educativo italiano, bilanciando investimenti infrastrutturali e formazione del personale per rispondere alle sfide future dell’istruzione.