Sicurezza nelle scuole: sette anni di carcere per le aggressioni contro i professori - Studentville

Sicurezza nelle scuole: sette anni di carcere per le aggressioni contro i professori

Il nuovo DDL Sicurezza Scuola 2024 approvato dal MIM prevede nuove misure per chi si rende protagonista di gesti violenti all'interno delle scuole verso il personale scolastico.
Sicurezza nelle scuole: sette anni di carcere per le aggressioni contro i professori

Approvazione del DDL Sicurezza Scuola 2024: pene inasprite

Lo Stato ha preso in seria considerazione il problema della violenza nelle scuole verso il personale scolastico da parte dei genitori e studenti. In merito alle aggressioni avvenute negli istituti scolastici, in cui molti docenti e dirigenti ne sono rimasti vittime, il Governo ha ratificato il DDL n. 905 sulla Sicurezza Scuola 2024. Con questa Legge, si vanno a intensificare le pene in caso di aggressione contro gli insegnanti e l’intero personale ATA. Infatti, con la Legge approvata, i cinque anni di detenzione diventano sette anni e mezzo se un genitore o uno studente commette violenza su un docente, un dirigente oppure un tecnico ATA. A questo si aggiungono quattro anni e mezzo in caso di oltraggio.

Non sono soltanto queste le novità introdotte dalla nuova legislatura, la quale ha previsto l’introduzione di nuove misure in fatto di sensibilizzazione alla sicurezza in ambito scolastico. Infatti, saranno previsti dei percorsi di formazione dedicati volti a impartire una cultura di rispetto verso chi ogni giorno opera all’interno delle scuole.

Sarà anche prevista la composizione di uno speciale Osservatorio Nazionale per la sicurezza del personale ATA.

Le dichiarazioni di Giuseppe Valditara

In merito all’approvazione della nuova Legge sulla sicurezza nelle scuole, il Ministro del MIM Giuseppe Valditara ha espresso la sua opinione:

“Bene l’approvazione definitiva al Senato del disegno di legge di iniziativa della Lega, primo firmatario Rossano Sasso, sulla sicurezza del personale scolastico. Chi aggredisce docenti, dirigenti e in generale tutti i lavoratori della scuola aggredisce lo Stato. Si tratta di un altro importante tassello di un’azione politica determinata e ad ampio raggio che stiamo portando avanti come governo e maggioranza per ripristinare la cultura del rispetto nelle nostre scuole, a tutela di tutta la comunità scolastica.”

In questo modo, lo Stato sta cercando di tutelare importanti figure formative come i dirigenti scolastici, gli insegnanti e l’intero personale ATA e i collaboratori scolastici.

I compiti dell’Osservatorio Nazionale per la Sicurezza del Personale Scolastico

L’Osservatorio eletto e amministrato direttamente dal Ministero dell’Istruzione e del Merito si configura con alcuni compiti che non hanno soltanto l’obiettivo di combattere il fenomeno delle aggressioni violente negli istituti scolastici.

Le mansioni che l’organo statale attuerà sono le seguenti:

  • Monitoraggio e valutazione dei segnali di violenza contro il personale ATA.
  • Analisi dei rischi all’interno delle scuole.
  • Proporre miglioramenti nei rapporti tra studenti, famiglie, professori e dirigenti, in ottica prevalentemente collaborativa.
  • Tracciare linee guida per controbattere disagi, violenze ed episodi di bullismo, prevenendo la dispersione scolastica.
  • Prevedere misure di sorveglianza e di sicurezza all’interno degli edifici scolastici.
  • Vigilare sulle misure intraprese in fatto di sicurezza.
  • Interagire a stretto contatto con il Ministero dell’Istruzione al fine di promuovere e incentivare nuove idee per abbattere il rischio violenza nelle classi.
  • Stimolare gli insegnanti alla partecipazione di corsi formativi e promuovere una più diretta comunicazione tra il personale docente, gli studenti e le famiglie.
  • Creare progetti innovativi con l’obiettivo di ridurre e prevenire il disagio giovanile con particolare attenzione verso gli studenti minorenni.

 

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