Simulazione di guerra a scuola in Brianza: è polemica

Simulazione di guerra a scuola in Brianza: è polemica

L'Italian Raid Commando 2025 invaderà Monza e Brianza, con polemiche sull'uso delle scuole come base logistica e la militarizzazione degli spazi pubblici.
Simulazione di guerra a scuola in Brianza: è polemica

L’Italian Raid Commando, giunto alla sua 37esima edizione, invaderà il territorio di Monza, Brianza e Lecco durante il fine settimana del 23-24 maggio 2025. La competizione internazionale per militari, organizzata dall’Unione Italiana Ufficiali in Congedo d’Italia (Unuci), vedrà sfidarsi 41 pattuglie composte da quattro partecipanti ciascuna.

Gli atleti affronteranno un impegnativo percorso di 35 chilometri con dislivelli medi di seicento metri su terreno naturale, per una durata complessiva di circa 32 ore, durante le quali dovranno superare quindici prove tecniche. L’evento richiamerà militari da numerosi paesi europei, tra cui Germania, Lettonia, Lituania, Olanda e Svizzera, oltre naturalmente ai rappresentanti italiani. La palestra della scuola secondaria di primo grado “Benedetto da Briosco” servirà come base logistica per l’intera operazione.

Le proteste dei pacifisti contro la militarizzazione degli spazi scolastici

L’evento ha scatenato immediate reazioni dai gruppi pacifisti, pronti a presidi e flash mob. L’Osservatorio sulla militarizzazione delle scuole ha criticato l’uso della palestra scolastica come base logistica. Il comitato “Monza per la pace” ha espresso sdegno per iniziative “volte a diffondere propaganda bellica” in un periodo segnato da conflitti reali. La senatrice Floridia (M5S) ha paragonato l’utilizzo delle scuole a “un’estensione dei poligoni militari”.

Le implicazioni per gli istituti scolastici

La controversia sull’Italian Raid Commando ruota principalmente attorno all’utilizzo degli spazi scolastici senza un apparente coinvolgimento decisionale della comunità educativa. L’Osservatorio sulla militarizzazione delle scuole ha sollevato interrogativi sulla mancanza di consenso informato: “Ci chiediamo se i genitori, gli alunni e i docenti siano stati informati e se sia stato richiesto il loro parere sulla decisione”.

A fare chiarezza è intervenuta Mariagrazia Pino, dirigente dell’Istituto A.Sassi di Renate, che ha precisato: “Le lezioni non saranno assolutamente sospese. La scuola non ha organizzato proprio nulla per questo evento”. La dirigente ha spiegato di aver semplicemente autorizzato l’uso della palestra di proprietà comunale. La vicenda solleva preoccupazioni più ampie, come evidenziato dalla senatrice Barbara Floridia che parla di “strategia inquietante di abituazione dei giovani alla guerra”, paragonando la situazione a “un film distopico, dove la scuola pubblica viene trasformata in un’estensione dei poligoni militari”.

L’itinerario completo della simulazione militare

Il percorso dell’Italian Raid Commando inizierà ufficialmente il 23 maggio alle ore 9 a Erba, dove le pattuglie affronteranno prove di tiro con armi da fuoco leggere presso il poligono Invictus. Da qui partiranno verso Briosco per intraprendere un tracciato prestabilito, marciando per l’intera notte attraverso sentieri campestri e montani.

Durante il tragitto, i partecipanti si fermeranno in aree specificamente attrezzate per svolgere le prove tecniche previste. Le squadre faranno tappa a Valgreghentino per poi concludere le attività a Olgiate Molgora nel tardo pomeriggio di sabato. La serata culminerà con una cena di gala nella prestigiosa Villa Reale di Monza. Domenica mattina, l’evento si chiuderà con una parata militare per le vie del centro cittadino e una cerimonia finale, proprio quegli elementi scenografici e simbolici che hanno alimentato le più accese contestazioni.

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