La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità in prima lettura il disegno di legge che modifica la normativa sull’utilizzo degli impianti sportivi scolastici da parte di associazioni e società sportive. Il provvedimento, nato da una proposta parlamentare e sostenuto dal Governo, si inserisce nel quadro del piano di investimenti senza precedenti per lo sport nelle scuole, che ha portato a uno stanziamento di risorse pari a quasi un miliardo di euro da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Il testo definitivo è il risultato di una stretta collaborazione tra il ministro Giuseppe Valditara e il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che hanno lavorato insieme per garantire un equilibrio tra le esigenze delle istituzioni scolastiche e la valorizzazione sociale degli impianti sportivi.
La principale innovazione del provvedimento riguarda la semplificazione delle procedure autorizzative attraverso un’inversione del processo: non sarà più necessario l’assenso preventivo delle scuole, ma spetterà agli istituti comunicare all’ente proprietario le eventuali ragioni ostative legate alle attività curricolari o extracurricolari previste nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
La dichiarazione di Valditara
“Lo sport è determinante per la crescita degli studenti e per l’educazione a stili di vita sani, al rispetto delle regole e dell’avversario. Questo provvedimento, frutto anche della collaborazione con il Ministro Abodi, che ringrazio, è un importante risultato, in coerenza con il piano di investimenti senza precedenti per lo sport nelle scuole che abbiamo fortemente voluto, e che ha portato ad uno stanziamento di risorse da parte del MIM pari a quasi un miliardo di euro,” ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, sottolineando il valore educativo dell’attività sportiva nella formazione degli studenti.
La dichiarazione di Abodi
“Quello approvato oggi all’unanimità è un passo di grande valore politico e sociale per rilanciare il diritto alla pratica sportiva nella nostra Nazione. Garantire che gli impianti sportivi scolastici siano messi a disposizione delle associazioni e società sportive, anche al di fuori dell’orario delle lezioni, è non solo questione di infrastrutture, ma di coesione sociale, inclusione e benessere, in linea con il comma 7 dell’art. 33 della nostra Costituzione,” ha affermato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, evidenziando l’impatto sociale del provvedimento.
Le procedure semplificate
Il nuovo disegno di legge introduce un significativo cambio di paradigma nel processo autorizzativo per l’utilizzo degli impianti sportivi scolastici. La normativa supera il principio dell’assenso preventivo delle scuole, sostituendolo con un sistema che inverte l’onere della comunicazione: spetta ora agli istituti scolastici comunicare all’ente proprietario le eventuali ragioni ostative legate allo svolgimento di attività curricolari o extracurricolari previste dai documenti di programmazione triennale.
Questo nuovo iter tutela prioritariamente gli usi curricolari delle strutture, garantendo che le palestre scolastiche mantengano la loro funzione principale finalizzata allo svolgimento delle attività inserite nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa di ogni scuola. Contemporaneamente, il provvedimento riafferma il valore sociale e di bene comune degli impianti, agevolandone l’utilizzo da parte delle associazioni sportive quando non sono previste attività scolastiche, creando un equilibrato contemperamento di interessi tra esigenze educative e diritto alla pratica sportiva.