Spray al peperoncino nei condizionatori, evacuato un liceo di Pescara per la seconda volta

Spray al peperoncino nei condizionatori, evacuato un liceo di Pescara per la seconda volta

Un liceo di Pescara è stato evacuato il 6 novembre dopo che spray al peperoncino è stato introdotto nel sistema di condizionamento. È il secondo episodio in poche settimane.
Spray al peperoncino nei condizionatori, evacuato un liceo di Pescara per la seconda volta

Il 6 novembre 2025, un liceo di Pescara è stato teatro di un grave episodio che ha richiesto l’evacuazione dell’intero edificio scolastico. Secondo le prime ricostruzioni fornite dalla Questura e riportate da SkyTg24, ignoti hanno introdotto spray al peperoncino nelle feritoie del sistema di condizionamento dell’aria. La sostanza urticante si è rapidamente diffusa attraverso i canali di aerazione, raggiungendo aule, corridoi e spazi comuni.

L’episodio ha coinvolto l’intera comunità scolastica presente nell’istituto al momento dei fatti: studenti di diverse classi, docenti impegnati nelle lezioni e personale amministrativo e tecnico. La diffusione capillare della sostanza attraverso l’impianto di climatizzazione ha amplificato gli effetti dell’azione, rendendo necessario l’intervento immediato delle autorità competenti e l’attivazione delle procedure di emergenza previste dal piano di sicurezza scolastico.

I sintomi e l’intervento immediato

L’esposizione allo spray al peperoncino ha provocato reazioni immediate tra studenti, docenti e personale scolastico. I sintomi prevalenti sono stati:

  • Tosse persistente
  • Lacrimazione intensa
  • Irritazione delle vie respiratorie

Sul posto sono intervenuti tempestivamente i sanitari del 118, che hanno prestato le prime cure. Secondo quanto riportato da SkyTg24, alcuni studenti sono stati accompagnati in pronto soccorso dai genitori per accertamenti più approfonditi, mentre altri hanno ricevuto assistenza direttamente nell’area antistante l’istituto.

Il personale sanitario ha valutato le condizioni di tutti gli interessati, stabilizzando la situazione e fornendo indicazioni specifiche per il monitoraggio dei sintomi nelle ore successive. La prontezza dell’intervento ha evitato complicazioni più gravi, contenendo l’impatto dell’episodio sulla salute dei presenti.

Il quadro delle reazioni istituzionali

Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, ha commentato l’accaduto con fermezza, sottolineando la gravità della situazione e i possibili collegamenti con episodi precedenti.

“È il secondo caso nel giro di poche settimane: crediamo sia la stessa causa del precedente caso. Da quanto accertato dalla Questura si tratta della sostanza utilizzata negli spray al peperoncino, infilata nelle feritoie dell’aria condizionata. Siamo in contatto con la Questura per approfondire il caso. Ci sono di sicuro collegamenti diretti tra i due episodi.”

Il riferimento del primo cittadino è all’episodio del 16 ottobre scorso, verificatosi in un altro liceo della stessa città con modalità analoghe. Le autorità locali hanno immediatamente attivato un coordinamento con la Questura di Pescara per condurre indagini approfondite e verificare eventuali responsabilità.

L’ipotesi investigativa principale si concentra sulla possibilità che dietro entrambi gli episodi vi sia un disegno premeditato, con l’obiettivo di provocare evacuazioni e disagi nell’ambiente scolastico attraverso l’uso deliberato di sostanze irritanti.

Il precedente di Ancona

Un episodio analogo si è verificato il 17 ottobre scorso in un istituto scolastico di Ancona, nella regione Marche. Anche in questo caso, l’uso di spray al peperoncino ha causato l’evacuazione dell’intero edificio e numerosi malori tra studenti e personale.

Le indagini della Polizia di Stato hanno portato all’identificazione e alla denuncia di quattro studentesse minorenni, ritenute responsabili dell’accaduto. Secondo quanto emerso dall’inchiesta, le giovani avrebbero «premeditato e messo in pratica il disegno di spruzzare spray al peperoncino in ambiente scolastico, durante l’intervallo tra la prima e la seconda ora», come riportato dall’Ansa.

Le dinamiche dell’episodio

Durante la pausa tra le prime due ore di lezione, la sostanza irritante è stata diffusa all’interno dell’edificio, provocando forti bruciori e irritazioni tra gli occupanti. L’intervento dei sanitari del 118 è stato immediato: 25 studenti sono stati soccorsi direttamente sul posto, mentre tre di loro hanno richiesto il trasporto in ospedale per ricevere cure più approfondite.

Le indagini della Polizia di Stato

L’inchiesta condotta dalla Polizia di Stato ha confermato la premeditazione del gesto da parte delle quattro minorenni. Gli investigatori hanno raccolto elementi che dimostrano come l’azione fosse stata pianificata in anticipo, configurando così una responsabilità penale che ha portato alla denuncia formale delle studentesse coinvolte.

Le implicazioni per la sicurezza scolastica

Gli episodi ripetuti di spray al peperoncino negli istituti scolastici evidenziano la necessità urgente di rivedere i protocolli di sicurezza. Le scuole devono dotarsi di misure preventive specifiche per contrastare l’uso improprio di sostanze irritanti.

Tra le azioni prioritarie si individuano:

  1. Controllo periodico degli impianti di aerazione, con ispezioni mirate alle feritoie del condizionamento per rilevare eventuali manomissioni
  2. Formazione del personale scolastico sulla gestione delle emergenze legate a sostanze urticanti, includendo procedure di primo soccorso
  3. Simulazioni di evacuazione programmate con cadenza regolare, per testare l’efficacia dei piani di emergenza
  4. Sistemi di videosorveglianza nelle aree critiche dell’edificio, nel rispetto della normativa sulla privacy

L’implementazione di queste misure richiede coordinamento tra dirigenza scolastica, enti locali e forze dell’ordine, affinché ogni istituto possa garantire un ambiente sicuro per studenti e personale.

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