Strafalcioni esame di maturità 2024 - Studentville

Da "I have a drink" a Napoleone presidente della Repubblica: gli strafalcioni dell'esame di maturità

Per qualcuno Gabriele d'Annunzio era un estetista, per qualcun altro Napoleone sarebbe l'attuale presidente della Repubblica.
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Gli strafalcioni della maturità 2024

Tornano puntuali, come ogni anno, gli strafalcioni legati agli Esami di maturità. Archiviate tensione e ansia, la pressione di dimostrare le proprie conoscenze e di uscirne fuori, magari, anche con un bel voto, facciamo il punto sulla situazione. Ovvero, su quelli che sono stati gli errori più simpatici emersi sia dalle prove scritte che dall’orale durante gli esami di stato che hanno coinvolto (e in alcuni casi stanno ancora coinvolgendo) 526.317 studenti in tutta Italia. A fornircene una panoramica è il sito Orizzonte Scuola, che ne ha raccolti alcuni tra i più esilaranti e sul quale vediamo che, a non essere stati risparmiati, sono diversi personaggi tra poeti, scrittori e generali.

Da D’Annunzio “estetista” a “I have a drink” di Martin Luther King

Iniziamo da un classico che non passa mai di moda, ovvero Gabriele d’Annunzio che, al posto di essere un esteta, ovvero un esponente del movimento artistico e letterario della seconda metà dell’800 che poneva i valori estetici al vertice della vita spirituale, diventa un “estetista”. Continuiamo con il celebre discorso – uno dei più iconici del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti che, ancora oggi, viene considerato un capolavoro della retorica – che Martin Luther King Jr. tenne il 28 agosto 1963 durante la Marcia su Washington per il Lavoro e la Libertà. “I have a dream” diventa, per magia, “I have a drink”. Inoltre, sempre in riferimento al predicatore e attivista afroamericano, anziché essere stato raggiunto da un colpo di fucile sparato da un fanatico razzista, sarebbe morto “bombardato”.

Dante figlio di Carducci, Napoleone presidente della Repubblica

Ma non finisce qui perché, secondo qualcuno, il Dante al quale Carducci ha dedicato la poesia “Pianto antico” sarebbe lo stesso che sarebbe diventato, qualche anno dopo, un famoso poeta (peccato che tra i due intercorrano quasi 600 anni di distanza) e non il figlioletto perso all’età di pochi anni. Che si tratti di lapsus dovuti all’ansia, o meno, alcuni tra questi strafalcioni non possono che strapparci un sorriso. Se non altro per il fatto di risultare comicamente assurdi o grotteschi. Del resto, come vogliamo porci di fronte a interpretazioni sbagliate di fatti storici o citazioni completamente inventate? Ma non sono, naturalmente, finiti qui. A non esserne passato indenne è anche Napoleone Bonaparte che, per alcuni, sarebbe l’attuale presidente della Repubblica (spoiler, il politico e generale francese che ha fondato, tra l’altro, il Primo Impero francese, Presidente lo è stato davvero, dal 1802 al 1805).

I lupini dei Malavoglia cuccioli o maglioncini

E se confondere uno scrittore con uno dei suoi personaggi può considerato un lapsus freudiano, come giustifichiamo il fatto che, per uno o una maturanda “Mussolini era un uomo che si piaceva molto e si mostrava il sabato in giro in calzoncini”? Uno degli errori più simpatici è legato, ancora, ai Malavoglia, il famoso romanzo di Giovanni Verga. Secondo un alunno, come ha condiviso un’insegnante, il carico dei lupini del quale si parla nell’opera si riferirebbe a dei cuccioli di lupo. Secondo un’altra, invece, ai maglioncini che coprono il collo e che tanto ci piace indossare in inverno.

Vogliamo chiudere in bellezza con qualche chicca: la Macedonia si trova in frigorifero, una guerra combattuta in Siberia non può che essere fredda e la poesia X agosto di Pascoli per qualcuno si intitola “Per Agosto”. Vi bastano?

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Foto di RDNE Stock project via Pexels

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