Studente di Treviso bocciato dopo il lutto per il padre, il Tar del Veneto annulla la decisione

Studente di Treviso bocciato dopo il lutto per il padre, il Tar del Veneto annulla la decisione

Il Tar del Veneto ha annullato la bocciatura di uno studente di Treviso, rilevando irregolarità nella valutazione. La scuola dovrà garantire accesso ai laboratori e almeno un mese per il recupero.
Studente di Treviso bocciato dopo il lutto per il padre, il Tar del Veneto annulla la decisione

Studente di Treviso bocciato dopo il lutto per la morte del padre: la madre ha presentato ricorso amministrativo. Il Tar del Veneto ha annullato la bocciatura, rilevando l’irregolarità della valutazione e ordinando alla scuola di garantire i laboratori necessari e almeno un mese per il recupero delle competenze pratiche. Non risulta nella fonte il numero o la data della sentenza.

La dinamica dei fatti

Lo studente di Treviso ha subito la perdita del padre, episodio che ha inciso sulle frequenze e sulla partecipazione alle attività scolastiche. Secondo la scuola, le numerose assenze e la mancata esecuzione di prove pratiche e lavori di laboratorio hanno determinato valutazioni insufficienti e la bocciatura.

La famiglia ha lamentato l’impatto del lutto sulle capacità di studio e sulla frequenza. La documentazione allegata al ricorso sottolinea come le attività pratiche fossero essenziali per il percorso formativo e non adeguatamente recuperate.

Il ricorso al Tar del Veneto

Il ricorso presentato dalla madre ha contestato la decisione di non ammettere lo studente alla classe successiva, evidenziando come il lutto per la perdita del padre avesse inciso sulla frequenza e sulla partecipazione alle attività pratiche. Il procedimento amministrativo si è svolto davanti al Tar del Veneto che ha esaminato la documentazione e le motivazioni scolastiche.

Il tribunale ha accolto il ricorso rilevando che la scuola non aveva adeguatamente garantito al ragazzo l’accesso ai laboratori e un congruo periodo utile per il recupero delle competenze richieste, elementi ritenuti essenziali ai fini della valutazione. La sentenza ordina il riesame delle valutazioni.

Le prescrizioni del Tar alla scuola

La sentenza del Tar impone all’istituto obblighi specifici:

  • Garantire l’accesso ai laboratori necessari per lo svolgimento delle attività pratiche indispensabili alla valutazione dello studente
  • Riconoscere un periodo di recupero di almeno un mese

Il provvedimento obbliga la scuola a programmare le attività formative integrative e le prove pratiche richieste, adeguando l’organizzazione didattica in modo da consentire il completo recupero delle competenze non valutate. Ogni eventuale modalità operativa dovrà essere documentata agli atti, secondo quanto indicato nel dispositivo della decisione.

I tempi, le sedi e le modalità di accesso ai laboratori dovranno essere comunicati tempestivamente per garantire il completo recupero.

Il calendario per il recupero

La sentenza fissa un periodo di recupero di almeno un mese, durante il quale la scuola deve programmare attività didattiche e sessioni di laboratorio necessarie per colmare le lacune. Deve essere definito un calendario operativo tempestivamente condiviso con la famiglia.

Le implicazioni amministrative

L’annullamento è un provvedimento amministrativo: la scuola dovrà adeguare il percorso formativo, erogare le attività richieste e adempiere agli obblighi organizzativi previsti, con controlli sull’esecuzione e comunicare l’esito agli uffici.

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