Studentessa bocciata per troppe assenze fa ricorso al Tar e lo vince

Studentessa bocciata per troppe assenze fa ricorso al Tar e lo vince

Una studentessa dodicenne pugliese è stata bocciata in seconda media a causa di assenze per problemi di salute, nonostante buoni voti e comportamento adeguato.
Studentessa bocciata per troppe assenze fa ricorso al Tar e lo vince

Una studentessa dodicenne pugliese si è trovata al centro di una controversia scolastica che ha evidenziato le complessità del sistema di valutazione nella scuola media italiana. Nonostante voti prevalentemente sopra la sufficienza e un comportamento sempre adeguato in classe, la ragazza è stata bocciata in seconda media a causa delle numerose assenze accumulate durante l’anno scolastico.

Le problematiche di salute che hanno determinato ben 90 giorni di assenza dai banchi di scuola hanno portato il consiglio di classe a una decisione drastica, creando una situazione paradossale dove l’eccellenza accademica viene penalizzata dalle circostanze sanitarie.

Le ragioni della bocciatura

Il consiglio di classe ha motivato la bocciatura conteggiando rigorosamente i 90 giorni di assenza per problemi di salute, sommando anche le ore accumulate per ritardi ed uscite anticipate. I docenti hanno sottolineato come “le pochissime valutazioni presenti risentono fortemente della mancata frequenza della studentessa e corrispondono a parziali e limitatissimi momenti in cui è stato possibile valutarla”.

Tuttavia, nella scuola media vige la regola generale della promozione, con bocciature consentite solo in casi eccezionali che richiedono una motivazione adeguata e approfondita.

Il ricorso e la decisione del TAR

I genitori della studentessa hanno presentato ricorso al TAR pugliese denunciando l’assenza di comunicazioni preventive sulla possibile bocciatura e la mancata considerazione delle condizioni di salute della figlia. Il tribunale amministrativo ha esaminato attentamente il caso, rilevando che il comportamento in classe della ragazza è sempre stato adeguato e che le valutazioni positive ottenute durante l’anno non erano state sufficientemente considerate.

L’analisi del ricorso

Il ricorso ha evidenziato l’impatto psicologico devastante della bocciatura sulla dodicenne, sottolineando come la decisione rappresentasse una “doccia fredda” per l’intera famiglia e richiedendo una rivalutazione complessiva.

La sentenza del TAR

Il TAR ha stabilito che la studentessa “avrebbe potuto e dovuto essere scrutinata”, imponendo una motivazione adeguata che includesse un “esame predittivo delle possibilità di recupero” e la valutazione dell’apprendimento complessivo.

Le implicazioni del nuovo scrutinio

Il TAR ha stabilito che la scuola deve procedere con un nuovo scrutinio finale entro due settimane dalla sentenza depositata l’8 settembre. Durante questo periodo di rivalutazione, la studentessa continuerà regolarmente a frequentare la terza media, garantendo così la continuità del suo percorso educativo.

Questa decisione sottolinea l’importanza di adottare un approccio più personalizzato nella valutazione delle performance scolastiche, considerando non solo le presenze ma l’intero quadro formativo dell’alunno, inclusi i risultati positivi ottenuti e le circostanze particolari che hanno influenzato la frequenza.

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