Studentessa bullizzata, l'incontro chiarificatore finisce in rissa - Studentville

Studentessa bullizzata, l'incontro chiarificatore con la compagna finisce in rissa

Doveva essere un incontro chiarificatore tra una studentessa bullizzata e la sua aguzzina, ma è finita in rissa con 4 persone portate in ospedale.
Studentessa bullizzata, l'incontro chiarificatore con la compagna finisce in rissa

Una studentessa di Milano ha cercato di porre fine alle continue vessazioni che subiva da parte di una compagna di scuola organizzando un incontro chiarificatore. Ma le cose sono precipitate quando la presunta bulla, che aveva accettato di buon grado l’invito, si è presentata all’appuntamento accompagnata da altre 6 o 7 persone, delle 14enni presumibilmente sue amiche. La situazione è quindi sfuggita di mano e l’incontro è diventato ben presto una violenta rissa, con protagoniste alcune delle minorenni presenti e la madre che aveva accompagnato la figlia all’appuntamento. Vediamo come sono andati, nel dettaglio, i fatti.

L’incontro chiarificatore finisce in rissa

L’episodio si sarebbe verificato in via Ripamonti alle 18 del 9 maggio scorso. Per strada, quindi. Le ragazzine si sarebbero dovute incontrare per chiarirsi, in modo da porre fine agli atteggiamenti di violenza a carico della vittima. Ma la presunta bulla si è presentata insieme ad un gruppo di ragazzine coetanee. Sei o sette, in maniera totalmente inaspettata. E, in pochi istanti, sarebbe scoppiata una vera rissa.

All’arrivo della polizia, sul luogo dell’incontro sono state trovate solo quattro persone: madre e figlia, la presunta bulla e la compagna di scuola che aveva causato le vessazioni. Tutte sono state trasportate all’ospedale San Paolo con codice verde per le lesioni subite durante lo scontro. Con il suo intervento, la polizia ha messo in fuga il gruppo di aggreditrici, ma si è resa conto di essere arrivata troppo tardi per impedire che madre (che era intervenuta per dividere i ragazzi ma che è stata a sua volta picchiata) e figlia subissero ferite per le percosse.

Il padre della bulla non era a conoscenza del comportamento della figlia

Sul posto si è presentato anche il padre della ragazzina ritenuta a capo delle vessazioni, un uomo di 56 anni che ha dichiarato di essere ignaro del comportamento violento messo in atto dalla figlia. Dopo aver firmato le dimissioni dall’ospedale, ha portato la ragazza a casa.

Al momento, sono in corso le indagini per scoprire cosa sia successo a scuola e se vi siano particolari responsabilità da parte di qualcuno. La comunità scolastica e i genitori degli studenti sono preoccupati per la sicurezza dei loro figli e chiedono che vengano adottate misure efficaci per contrastare il bullismo. Anche in considerazione del fatto che gli episodi di bullismo nelle scuole non tendono a diminuire, anzi.

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