Chi è Patrizio Bianchi, il ministro dell’Istruzione del Governo Draghi

Chi è Patrizio Bianchi, il ministro dell’Istruzione del Governo Draghi

Chi è Patrizio Bianchi, il ministro dell’Istruzione del Governo Draghi e cosa ha dichiarato sulla scuola e su come intende operare.
Chi è Patrizio Bianchi, il ministro dell’Istruzione del Governo Draghi

Patrizio Bianchi è il nuovo ministro dell’Istruzione designato da Mario Draghi qualche giorno fa. A succedere a Lucia Azzolina ci sarà il professore di politica industriale che ha prevalso nel testa a testa con Cristina Messa, l’altra papabile candidata al ministero. Il nuovo ministro dell’Istruzione è uno dei professori di Economia applicata più stimati in Italia che, più volte, ha messo al centro dei suoi studi la scuola quale effettivo contributo alla crescita economica del Paese.

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Chi è Patrizio Bianchi

Economista e docente, il curriculum di Patrizio Bianchi è ricco di esperienze ed incarichi istituzionali. E’ professore ordinario di economia applicata all’Università di Ferrara e titolare della Cattedra Unesco “Educazione, Crescita ed Eguaglianza”. È stato Rettore dell’Università di Ferrara fino al 2010 e Presidente della Fondazione della Conferenza dei Rettori delle Università italiane. Laureatosi all’Università di Bologna e specializzatosi alla London School of Economics and Political Sciences, in Economia e politica industriale, ha insegnato alle Università degli Studi di Trento, Udine e Bologna.

Nel 1998 ha fondato la Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara, ora Dipartimento di Economia e Management. Il nuovo ministro dell’Istruzione ha coordinato la task force ministeriale, formata dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina per la gestione della ripartenza scolastica nell’ambito della pandemia di Covid-19.

Patrizio Bianchi sulla scuola

La prima dichiarazione nel nuovo ministro è stata: “La scuola deve tornare nel cuore di tutti, soprattutto di chi non va a scuola“.

L’economista non si è ancora espresso dettagliatamente su quanto ha intenzione di fare nell’ambito del suo ministero, ma da quanto dichiarato a riguardo partirà dal lavoro effettuato da chi è venuto prima di lui:

“Riprenderò subito le fila dell’enorme lavoro fatto dalla ministra Lucia Azzolina. In queste ore sto studiando atti e delibere. La priorità è capire il ruolo della scuola nel piano nazionale di Rilancio e Resilienza”.

Durante un’intervista rilasciata al Gr1 Rai di domenica 14 febbraio, ha fatto intendere che il suo programma sarà sulla linea della continuità con quanto fatto dalla Azzolina, a proposito del quale ha detto:

“Il lavoro fatto finora è stato massiccio e importante. Lucia Azzolina che vedrò domattina ha lavorato moltissimo”… “Ho l’impressione che non abbiamo messo abbastanza in evidenza quello che tutta la scuola italiana sta facendo. Certo, non mancano problemi specifici ma li affronteremo”.

Il ritorno a scuola

In quanto al ritorno sui banchi di tutti gli alunni, invece, ha detto:

“Le scuole dell’obbligo sono già in presenza, mentre per i più grandi dobbiamo vedere come sta andando la pandemia: bisogna evitare una terza ondata e bisogna essere molto cauti, ma tutti stiamo lavorando perché la scuola possa tornare in presenza quanto prima”.

E’ troppo presto, invece, per fornire informazioni sul recupero delle lezioni perse a giugno e sulle modalità dell’esame di maturità 2021, sul quale sta già lavorando con i suoi collaboratori.

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