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Corea del Nord: storia della dittatura

Corea del Nord, la dittatura della dinastia Kim

Gli occhi di tutto il mondo sono puntati sulla Corea del Nord: i fatti di cronaca che arrivano dall’est asiatico preoccupano e impensieriscono, vista l’indole belligerante del dittatore Kim Jong Un. La nuova situazione tra USA e Corea destabilizza gli scenari nel Pacifico e pare l’anticamera di una nuova guerra. Cosa sappiamo però di questo paese e del suo governo? Facciamo il punto della situazione dal 1945 ad oggi parlando un po’ della storia di questa dittatura tramandata da padre in figlio.

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Per comprendere i fatti recenti e le radici storiche del conflitto a distanza tra Stati Uniti e Corea del Nord bisogna andare alle origini della dittatura presente in questo paese asiatico a partire dalla nascita della dinastia Kim. Vediamo tutte le tappe della storia del paese  e della dittatura nordcoreana:

  • Nel 1945, quando la II Guerra mondiale finisce, il Giappone, sconfitto, lascia la Corea (nel 1910 il paese nipponico aveva posto la Corea sotto la propria egemonia con un trattato di annessione unilaterale); il nord viene occupato dalle truppe sovietiche ( che già pochi anni dopo, nel 1948, lasceranno il paese), il sud dalle truppe americane.
  • Nel 1946 nasce il Partito Comunista della Corea del Nord, conosciuto come il Partito dei Lavoratori della Corea con a capo Kim Il-sung che, durante l’occupazione giapponese, era scappato in Cina prima e poi in Unione Sovietica. Kim era stato persino capitano dell’Armata Rossa che aveva contrastato i guerriglieri comunisti coreani nelle lotte intestine a lui contemporanee. Kim Il-sung sarà celebrato come il Padre della Nazione coreana.
  • Nel 1948 nasce ufficialmente la Repubblica Popolare Democratica di Corea: il primo ministro è proprio Kim Il-sung che rimarrà al potere dal 1948 al 1994. In questo suo lungo mandato, approfitta della leadership per eliminare tutti gli avversari politici e per risollevare la nazione dopo la guerra e l’occupazione giapponese.

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Nel 1950, a seguito della dichiarazione ONU che riconosceva il governo della Corea del Sud il solo legittimo per la penisola, l’esercito di Pyongyang invade il confine. Scoppia così una guerra civile tra le due Coree che vede contrapporsi anche altre potenze, in primis gli Usa, alleati del sud e URSS e Cina a  sostegno della Repubblica popolare. Il conflitto si concluderà nel 1953 con un armistizio. Nonostante la guerra portò miseria e povertà, la Corea del Nord rafforzò la propria posizione all’interno del blocco URSS/Cina contro l’imperialismo americano, rivelandosi un prezioso alleato per le due potenze.

Corea del Nord: l’affermazione della dinastia Kim

Vediamo insieme come Kim inizia a rafforzare il proprio potere, puntando sull’industria bellica, passando poi il testimone al figlio, Kim Jong-Il e al nipote Kim Jong-un:

  • Nel 1972 venne proclamata una nuova Costituzione e Kim Il-Sung assume la carica di Presidente della Corea del Nord rafforzando notevolmente la propria posizione. Pur rimanendo ufficialmente una Repubblica  il governo del paese iniziava ad assumere le forme di una dittatura. Indizio palese fu quando, nel 1974, Kim Il-Sung indicò il figlio Kim Jong-il come suo erede (che nel frattempo venne nominato primo ministro).
  • Negli anni ’70 e ’80 la leadership di Kim si rafforza ulteriormente: ora ha il controllo dei mezzi d’informazione e inizia a rafforzare e chiudere le frontiere. Soprattutto quest’ultima azione rende possibile il controllo sul proprio popolo, sempre più affaticato da una gravosa crisi che colpisce il paese in quesgli anni, causata dalle spese militari eccessive e una gestione fallimentare delle finanze.
  • Negli anni ’80, la Corea del Nord sottoscrive il trattato internazionale di non proliferazione nucleare, ma nel 1993 però l’International Atomic Energy Agency accusa il paese di non rispettarlo.
  • Intanto nel 1994 Kim Il-Sung muore lasciando al figlio Kim Jong-Il la leadership, che continua sulla scorta della linea politica del padre. Anche il programma nucleare del suo predecessore non viene abbandonato, tant’è che questa posizione allarma la comunità internazionale. La Corea risulta in questi anni un paese militarizzato che prospera proprio grazie all’industria bellica.
  • Nel 1996 a causa di fenomeni naturali disastrosi il paese entra in crisi: una carestia senza precedenti costò la vita a più di 3 milioni di nordcoreani. Nonostante questo il potere di Kim Jong-Il non vacilla. Solo nel 2008 cominciano a girare le prime voci riguardo la salute precaria del dittatore e alcuni arrivano a ipotizzarne anche la sua morte con insabbiamento da parte dei generali. Le uscite pubbliche di Kim Jong-Il sono effettivamente rare e qualcuno ipotizza l’utilizzo di un sosia per le uscite ufficiali.
  • Intanto nel 2009 Kim Jong-Il viene rieletto tramite elezioni (sempre di facciata) ma nel 2011 muore. Gli succede suo figlio, il giovanissimo Kim Jong-un: la sua politica è incentrata tutta sul settore bellico, a suo parere l’unico che può rilanciare l’economia del Paese. Il suo spirito anti-americano è evidente e preoccupante: nel 2013 arriva a minacciare apertamente un attacco nucleare contro gli Stati Uniti.

La Corea del Nord: Kim Jong-un e lo stato attuale dei fatti

Con l’elezione di Trump lo scenario internazionale è cambiato e le minacce del dittatore coreano sono sempre più insistenti. Le provocazioni continuano, come i test missilistici e nucleari. Gli occhi sono puntati sul regime di Pyongyang e tutte le forze diplomatiche coinvolte e non cercano di trovare un rimedio all’apparente follia bellica del giovane dittatore. L’atteggiamento conflittuale nordcoreano è solo una strategia del regime per poter mantenere saldo il controllo del Paese oppure una vera minaccia? Vi lasciamo con questa domanda in sospeso, sperando che dopo questa disamina storica sulla nascita e lo sviluppo della dittatura della Corea del Nord, i fatti di cronaca contemporanei possano essere più chiari. Come avrete notato, ufficialmente la Corea del Nord è e rimane una Repubblica (ricordate la Repubblica Popolare Democratica di Corea nata nel ’48?) ma di fatto nulla è come appare: il paese nordcoreano è a tutti gli effetti sotto la morsa di una dittatura militare atroce e penalizzante per il popolo, sottomesso ad un regime durissimo e con un dittatore, Leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Segretario del Partito del Lavoro di Corea, Presidente della Commissione di Difesa Nazionale, Presidente della Commissione militare centrale, Comandante Supremo dell’Armata Popolare Coreana, che a soli 33 anni oggi sembra in grado di spaventare il mondo.

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