Roberto Saviano agli studenti: Dovete credere in qualcosa - Studentville

Roberto Saviano agli studenti: Dovete credere in qualcosa

Durante un incontro con la scuole superiori di Roma, Roberto Saviano lancia un messaggio forte agli studenti: dovete credere in qualcosa.
Roberto Saviano agli studenti: Dovete credere in qualcosa

Roberto Saviano incontra gli studenti – Roberto Saviano ha incontrato gli studenti delle scuole superiori di Roma. E, come sempre, il suo intervento è stato di grande effetto. L’autore dell’ormai celebre Gomorra, che continua a scrivere contro la malavita organizzata e allo stesso tempo continua a vivere perennemente sotto scorta, è stato accolto dai ragazzi con un lunghissimo applauso. Che meraviglia sapere che anche i più giovani lo conoscono e lo apprezzano! Lui – vestito con camicia, giacca e pantaloni marroni – è apparso a tratti timido.

Elogio ai professori, risate con gli studenti – Ha cominciato ringraziando i prof, “sempre più categoria quasi sacra, direi”, perché “è abbastanza complicato in questo momento essere professore in Italia, dando tutto se stesso, creando empatia. I professori rappresentano i custodi di quanto di meglio possa esserci in questo Paese”. Poi ha ringraziato gli studenti, buttandola un po’ sullo scherzo: “in genere quando io avevo la vostra età e c’erano questi incontri ero felice per due motivi: perché il giorno prima non si dovevano fare i compiti, e perché il giorno dopo non s’interrogava. Quindi, se domani vi interrogano, ribellatevi”.

"Ti salva solo qualcosa in cui credi" – Quindi il discorso si è fatto serio. Una ragazza ha domandato a Roberto di quale città si senta parte e lui “appartengo sempre a Napoli”, ha risposto, “o meglio quella terra tra Napoli e il Casertano dove sono cresciuto”. Il suo attaccamento alle radici è rimasto immutato, nonostante gli ultimi cinque anni trascorsi a vivere sempre nascosto e privato di tutte le cose normali che fanno i trentenni “normali” (lui ne ha trentadue, di anni). Quindi Roberto ha raccontato di fatti reali, di morti ammazzati, della criminalità organizzata, cercando di togliere – almeno in parte – quell’aura di fascino che avvolge film come Scarface o Romanzo Criminale. Infine ha lanciato un messaggio da non dimenticare mai; invitando i ragazzi a leggere e studiare sempre, “ti salva solo – ha detto – qualcosa in cui credi, che vuoi realizzare. Il tuo fuoco”.

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