TEMA SVOLTO SULLE VACANZE DI NATALE

Come ho trascorso le vacanze di Natale“: il classico tema che comunque vi toccherà svolgere quando arriveranno le vacanze di dicembre. Si tratta, insomma, di scrivere un testo in cui bisogna raccontare tutto quello che avete fatto nel corso delle vacanze natalizie… Per alcuni forse una passeggiata, per altri un dramma: un conto è raccontare tutto a voce ai vostri compagni di classe, un altro è scrivere il classico tema sul Natale rispettando tutte le regole. Vediamo insieme meglio…

Non ti hanno assegnato questa traccia? Allora leggi qui: Tema sul Natale: tracce svolte

Tema Svolto sulle Vacanze di Natale

TEMA SVOLTO SULLE VACANZE NATALIZIE: COME HO TRASCORSO LE VACANZE DI NATALE

Per scrivere un bel tema non basta buttare giù quattro parole elencando tutto quello che avete fatto durante le feste natalizie: bisogna innanzitutto strutturare il tema con introduzione, svolgimento e conclusione. Poi occorre raccontare e descrivere le varie situazioni che avete vissuto secondo un ordine preciso, senza passare da un argomento all’altro a caso.
Infine, non trascurate commenti e riflessioni: conferiranno più movimento alla narrazione e soprattutto renderanno il testo più piacevole da leggere. Per farvi capire meglio divideremo il nostro tema svolto come esempio in introduzione, svolgimento e conclusione: leggete attentamente e seguite lo schema!

Tema sulle vacanze di Natale: introduzione

Che Natale sarebbe senza regali? Un Natale triste? Probabilmente è quello che mi sarei chiesto qualche anno fa, ma ciò che mi è successo durante queste vacanze natalizie mi ha aperto la mente e mi ha fatto osservare il mondo con occhi diversi.

Tema svolto sulle vacanze natalizie: svolgimento

Come ogni anno trascorro le vacanze natalizie in famiglia, con i nonni che si preoccupano del fatto che io mangi troppo poco, con gli zii che mi chiedono della fidanzata e con i cugini, compagni e alleati durante le partite a carte o a Risiko. Poi c’è mia sorella, che preferisce andare a fare shopping con  le amiche piuttosto che preparare i dolci con mamma e Mango, il mio gatto, non molto entusiasta che i componenti della mia famiglia siano aumentati così tanto nelle ultime settimane (è un tipo solitario, ma quando vuole sa essere dolce). La vigilia di Natale arriva in un baleno e tutti sono impegnati con i preparativi per la cena: chi prepara la tavolata, chi si occupa delle decorazioni, chi pasticcia in cucina.
Ne approfitto allora per starmene un po’ da solo in camera mia, ma ad un certo punto sento bussare alla porta della mia camera: “Gabriele, per piacere, vai a comprare le uova, altrimenti le tagliatelle non basteranno per tutti!”. E’ mamma, che con i capelli pieni di farina e il grembiule con i merletti mi chiede di andare al supermercato. Mi alzo dal letto, mi metto una tuta ed esco in fretta e furia: non ho voglia di starmene in giro e vedere gente che si accalca nei negozi alla ricerca del regalo mancante. Entro nel supermercato, prendo rapidamente la prima confezione di uova senza guardare la data di scadenza e mi dirigo verso la cassa per pagare.
Ad un tratto però sento una voce familiare alle mie spalle: “Ciao Gabry!” Mi giro e faccio un po’ fatica a riconoscerla, ma poi ritorno subito in me: “Nicole!”. E’ pallida, ha l’aria triste ma è sempre bellissima. “Cosa ci fai qui?” “Sono venuta a comprare una confezione di latte” mi risponde. Nicole mi è sempre piaciuta, ma non ho mai avuto il coraggio di dichiararmi. Ci siamo conosciuti qualche anno fa al corso di recitazione e sono rimasto affascinato dalla sua voce soave. Ne approfitto allora per invitarla a bere una cioccolata calda (tanto ho il resto dell’acquisto delle uova) e lei, per mia immensa gioia, accetta. Ci incamminiamo verso il bar, convinto di riuscire a sbrigarmi in un’oretta.
Nicole sembra sollevata dal mio invito, intravedo una piccola luce nello sguardo. “Sai, ho pensato molto a te in questi giorni. Nessuno mi aveva mai fatto ridere così tanto in vita mia… Ho passato dei momenti stupendi al corso di recitazione”. “Perché non sei venuta più?” replico io, incuriosito ma nello stesso tempo dispiaciuto. “I miei non possono permetterselo, mio padre non lavora da mesi e con quello che guadagna mia madre non possiamo permetterci spese extra”. E io, stupido, che pensavo avesse trovato un altro passatempo, che la recitazione non fosse più la sua passione. Invece no, Nicole non può pagare il corso, ed io, mentre cambiamo discorso e faccio qualche battuta per farla ridere (sono bravo a risollevare il morale altrui), cerco di farmi venire in mente qualche idea per permettere a Nicole di frequentare il corso. Parlare con la direttrice e chiedere di ammettere Nicole gratuitamente? Chiedere ai miei genitori un anticipo annuale della paghetta? Non avrebbero mai acconsentito.
L’ora passa in fretta e io saluto Nicole e scappo a casa. “Ci sentiamo dopo mezzanotte per gli auguri, ci conto” mi dice sorridendo mentre mi allontano. Torno a casa e dopo la ramanzina di mamma per il ritardo, ritorno in camera mia e continuo a pensare… Purtroppo nessuna idea in testa. Rassegnato all’idea di non vedere Nicole felice e soprattutto di non avere l’occasione per vederla, scendo e mi faccio travolgere dai festeggiamenti di casa mia. Mangio a più non posso, i miei mi concendono di bere un po’ di prosecco, gioco a tombola e prendo in giro mia cugina Marianna per i suoi capelli ricci come un cespuglio (è il mio divertimento prediletto).
Arriva finalmente la mezzanotte: è il momento di aprire i regali! Quest’anno me lo sono proprio meritato un bel regalo: ho una buona media scolastica e non ho mai dato problemi ai miei genitori. Apro la confezione e con enorme sorpresa ciò che da mesi osservavo dalle vetrine del negozio di telefonini: uno smartphone nuovo di zecca, l’ultimo modello appena uscito della mia marca preferita. Ringrazio i miei familiari e corro subito in camera per prendere il cellulare vecchio e mettere la scheda telefonica nel nuovo. Leggo i messaggi e trovo un messaggio di Nicole: “Un felice Natale a te e alla tua famiglia” leggo frastornato dall’emozione. Rispondo subito aggiungendo un’emoticon carina, e proprio in quel momento ho un lampo di genio: decido di rivendere lo smartphone ricevuto. Con i soldi che riceverò pagherò il corso di recitazione per Nicole. Trascorro il giorno di Natale e quello di Santo Stefano in fermento, e il giorno dopo mi dirigo al negozio per rivendere il cellulare. Prendo subito i soldi e corro alla scuola di recitazione.
Pago per Nicole l’iscrizione e tutti i mesi che riesco con la cifra a disposizione, e torno a casa in attesa di notizie. E le notizie non tardano ad arrivare: mi arriva un messaggio di Nicole che mi ringrazia di cuore e che mi chiede di fare una passeggiata nel parco. Parliamo, lei sorride, io sono perso. Trascorro così tutte le vacanze di Natale, tra cene, giochi e chiacchierate con Nicole, che nel frattempo è diventata la mia ragazza.

Tema svolto sulle vacanze di Natale: conclusione

Qual è il regalo di Natale più bello? Uno smartphone dell’ultima generazione? No. Io rispondo che il regalo più bello è il sorriso di Nicole mentre passeggiamo insieme, il suo sguardo di complicità durante le lezioni di recitazione.
Il regalo più bello l’ho ricevuto la notte di Natale: una persona speciale con cui condividere non solo i pomeriggi o le vacanze natalizie, ma molto di più: la passione che ci accomuna.

TEMA SVOLTO SULLE VACANZE NATALIZIE: LA SCALETTA

Dall’esempio che vi abbiamo fornito ecco come impostare il vostro tema sulle vacanze di Natale:

  1. ricordate di strutturare in introduzione, svolgimento e conclusione
  2. raccontate tutto in ordine cronologico
  3. inserite commenti e riflessioni
  4. fate brevi descrizioni delle persone di cui parlate
  5. attenzione alla forma: controllate i periodi e l’ortografia!

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