La maggioranza degli edifici scolastici italiani ha superato i 50 anni di età, evidenziando un patrimonio immobiliare obsoleto che richiede interventi urgenti. La burocrazia rappresenta il principale ostacolo al rinnovamento infrastrutturale, rallentando drasticamente i processi di costruzione e ristrutturazione delle strutture educative nazionali.
I tempi di costruzione dalla progettazione alla consegna
L’indagine del Cresme, basata su 300 bandi pubblicati tra 2015 e 2024, rivela un quadro allarmante: realizzare un edificio scolastico richiede mediamente 5,6 anni con concorsi di progettazione, fino a 6,5 anni per altre tipologie di bando.
La sola fase progettuale assorbe 2,6-3,6 anni, un tempo durante il quale le esigenze della comunità scolastica possono cambiare radicalmente, rendendo obsoleto il progetto ancora prima della posa della prima pietra.
I ritardi nei cantieri e l’impatto sui costi
L’analisi dei cantieri rivela che i lavori sforano sistematicamente i tempi previsti. Per i bandi normali, i tempi di esecuzione subiscono un’impennata del 70% rispetto ai contratti iniziali.
Questi ritardi rappresentano una certezza strutturale del sistema degli appalti pubblici, generando costi imprevisti e contenziosi che comportano un enorme spreco di denaro pubblico.
Il ruolo del PNRR e la sfida della burocrazia
I fondi del PNRR destinati all’edilizia scolastica, con 1,4 miliardi per 210 nuove scuole e oltre 6 miliardi per la riqualificazione, rischiano di rimanere intrappolati nelle maglie della burocrazia.
Le scadenze stringenti imposte dal Piano appaiono irrealistiche se confrontate con i 6,5 anni necessari per completare un’opera scolastica, evidenziando l’inadeguatezza del sistema di appalti pubblici attuale.
Le vecchie strutture: dati e implicazioni per il futuro
Il patrimonio edilizio scolastico italiano presenta numeri allarmanti: oltre il 57% degli edifici ha superato i 50 anni di età, mentre solo l’1% è stato costruito dopo il 2018.
Questa situazione comporta gravi conseguenze sulla sicurezza sismica ed energetica, costringendo milioni di studenti a frequentare ambienti spesso inadeguati alle moderne esigenze didattiche e normative di sicurezza.