Il test per le professioni sanitarie 2025, svoltosi l’8 settembre, rappresenta la porta d’accesso a 23 diversi percorsi formativi, dall’infermieristica alla fisioterapia. A differenza del test di medicina, questo sistema prevede graduatorie locali specifiche per ogni ateneo, creando un panorama complesso e articolato per migliaia di aspiranti professionisti sanitari.
La struttura della prova
Il test per le Professioni Sanitarie 2025 presenta una struttura definita dal Ministero dell’Università e della Ricerca. La prova comprende 60 domande totali suddivise in cinque aree tematiche: 4 quesiti su competenze di lettura e conoscenze acquisite negli studi, 5 di ragionamento logico, 23 di biologia, 15 di chimica e 13 tra fisica e matematica.
I candidati hanno 100 minuti per completare l’intero test.
I punteggi e i criteri di valutazione
Il sistema di valutazione adotta criteri rigidi: 1 punto per ogni risposta corretta, zero per le omissioni e -0,4 punti per ogni errore. Questa formula penalizza strategicamente le risposte casuali, premiando la preparazione accurata.
La soglia minima varia significativamente tra atenei e corsi specifici: identici punteggi possono garantire l’ammissione in alcune università mentre risultare insufficienti altrove.
Le graduatorie locali
Il sistema di ammissione alle Professioni Sanitarie si distingue da Medicina per l’assenza di una graduatoria nazionale unica. Ogni ateneo elabora le proprie classifiche locali, seguendo criteri autonomi che variano significativamente tra le università.
Alcuni atenei ordinano i candidati esclusivamente in base al punteggio ottenuto, mentre altri considerano anche la sequenza delle preferenze espresse durante l’iscrizione al test.
I risultati e i tempi di pubblicazione
Le tempistiche per la pubblicazione dei risultati variano significativamente tra i diversi atenei. Ogni università diffonde autonomamente gli esiti attraverso i propri portali istituzionali, generalmente entro una o due settimane dalla prova. In alcuni casi specifici, l’attesa può protrarsi fino alla terza settimana.
Le università di eccellenza
Le classifiche di settore offrono una guida preziosa per orientarsi nella scelta dell’ateneo. L’ultima edizione del Censis ha incoronato l’Università di Udine come leader per le triennali delle Professioni Sanitarie, seguita da Modena e Reggio Emilia e Bologna.
Questi poli rappresentano centri di eccellenza riconosciuti per qualità didattica e preparazione professionale degli studenti.