Valditara: il successo dei modelli didattici italiani all’estero

Valditara: il successo dei modelli didattici italiani all’estero

Le scuole italiane all'estero sono fondamentali per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo, come evidenziato dal ministro Valditara.
Valditara: il successo dei modelli didattici italiani all’estero

Le scuole italiane all’estero rappresentano un pilastro fondamentale per la diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo intero. Durante gli Stati generali della lingua italiana al Maxxi di Roma, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha evidenziato questo aspetto cruciale.

Secondo il ministro, promuovere la nostra lingua e cultura costituisce “uno strumento chiave per diffondere i nostri valori e il nostro saper fare”, contribuendo direttamente anche alla crescita dell’economia nazionale. Valditara ha sottolineato l’importanza di potenziare le scuole italiane all’estero, definendole “un valore per il Paese”, e di migliorare la formazione dei docenti stranieri per espandere ulteriormente la presenza educativa italiana oltre i confini nazionali.

Innovazione didattica: il modello 4+2 sotto i riflettori

Durante il suo intervento, Valditara ha evidenziato come i modelli didattici italiani più innovativi stiano riscuotendo grande interesse a livello internazionale. In particolare, il ministro ha posto l’accento sul percorso “4+2” introdotto con la recente riforma dell’istruzione tecnico-professionale, descrivendolo come “un modello innovativo unico e competitivo rispetto ad altri modelli europei, che costruisce un percorso a filiera”.

Questa formula, che prevede quattro anni di formazione seguiti da due di specializzazione, ha attirato l’attenzione di diversi Paesi africani, tra cui Tunisia, Egitto ed Etiopia, che ne stanno valutando l’applicazione nei propri sistemi educativi. Secondo Valditara, questo interesse internazionale verso l’istruzione italiana rappresenta una conferma concreta della validità e dell’efficacia delle recenti riforme implementate nel settore educativo nazionale.

La diffusione della lingua italiana e le sfide interne

La lingua italiana esercita un crescente fascino sui giovani stranieri, attratti dallo stile di vita, dai valori culturali e dalla ricchezza del patrimonio italiano. Tuttavia, come evidenziato dal ministro Valditara, i dati Censis rivelano che un terzo degli italiani fatica a comprendere testi scritti.

Questa situazione impone di riportare al centro dell’insegnamento la grammatica e la sintassi, rafforzando le competenze linguistiche di base sia in Italia che all’estero.

Nuove indicazioni nazionali e potenziamento dell’insegnamento

Le Nuove Indicazioni Nazionali prevedono un ridimensionamento della Geostoria per approfondire maggiormente la storia italiana, con focus su antica Grecia, Roma e primi secoli del Cristianesimo. Tra le novità emerge la reintroduzione facoltativa del latino dalla seconda media e più spazio per letteratura, poesia ed educazione musicale.

L’obiettivo principale resta il potenziamento delle competenze linguistiche, partendo dalla scrittura, considerata dal Ministro Valditara “l’abilità più in crisi”.

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