La prima volta a Praga, impossibile dimenticare - Studentville

La prima volta a Praga, impossibile dimenticare

Ecco la prima puntata del nostro viaggio in Repubblica Ceca. Praga segreta. Tante immagini che non bastano a raccontare il suo fascino.

Praga CzechBlogTour

Ecco il primo assaggio dell’incantevole Blog Tour in Repubblica Ceca. L’arrivo a Praga e le prime passeggiate. Un viaggio indimenticabile. Seguiteci.

Devo ammettere che quasi mi vergognavo. Non ero ancora stato Praga. Assurdo. Così quando il Czech Tourism mi ha offerto la possibilità di partecipare al #CzechBlogTour non stavo più nella pelle.

Tante sono le cose da raccontare in questo emozionante giro della Repubblica Ceca, che procederemo a puntate, come spesso facciamo per i tour più lunghi.

La prima tappa non poteva essere quindi che Praga, una delle città più belle e famose del mondo, che già abbiamo incontrato spesso qui. Dedicheremo al Castello e al Ponte Carlo post speciali, per cui abbandoniamoci per ora alla suggestione dell’arrivo nella capitale ceca.

Una guida giovane e simpatica ha accompagnato il nostro piccolo e buffo gruppo (6 travelblogger da ogni parte del mondo: Spagna, Francia, Olanda, Russia, Brasile e Italia) per un non-standard tour della città. Avete mai visto la statua curiosa del Principe Venceslao nel Passaggio Lucerna?

Camminare per il centro Praga stordisce, per la bellezza e la ricchezza del patrimonio architettonico, artistico e culturale in cui vieni avvolto. Non a caso i nostri amici di @CzechTourism parlano di #LandofStories. In ogni angolo c’è un pezzo di Storia, in ogni scorcio un magnifico quadro.

La Velvet Revolution (la Rivoluzione di Velluto) del 1989 che ha liberato i ciechi del regime comunista, ha restituito ai visitatori di tutto il mondo una città meravigliosamente conservata, che nemmeno la folla del turismo attuale riesce a scalfire.

Ci sono ricordi più faticosi da custodire, ma che proprio per questo colpiscono profondamente. Come l’enorme metronomo che oscilla sulla collina di Letná, edificato nel 1991. Che simboleggia il passare del tempo a Praga, proprio lì dove nel 1955 fu costruita una delle statue più grandi d’Europa che rappresentava Stalin davanti al “suo” popolo.

metronomo praga

La grande statua fu distrutta nel ’62, ma passò ancora tanto “tempo” compresa la tragica Primavera di Praga, prima che sbocciasse quel velluto rivoluzionario. Curioso come, oggi sia proprio difronte alla via più elegante e ricca della città.

Ma anche spingendosi più indietro nella Storia, non mancano i simboli del coraggioso e indipendente spirito ceco. Proprio come nella strepitosa piazza della Città Vecchia domina la statua di Jan Hus, teologo boemo, scomunicato nel 1411 dalla Chiesa cattolica e bruciato sul rogo.

E mentre tutti si affollano sotto l’orologio astronomico per scoprire i segreti dei quattro personaggi che fanno il proprio piccolo spettacolo rinomato in tutto il mondo.

Noi ci perdiamo volentieri di nuovo tra i vicoli, i cortili e qualche piccolo canale della Moldava. Per puntare ad una cena tipica in posto tradizionale come il Malyglen, annegando in fiumi di birra nazionale.

C’è qualcosa di magico e suadente in questo vertiginoso valzer d’incastri. Praga è fatta per perdersi. Quindi ritrovarsi d’un tratto davanti a qualcosa di conosciuto da sempre. Venire qui fa scoprire qualcosa dei misteri del grande Franz Kafka, la cui statua lascia comunque un po’ perplessi. Deve essere così…

statua kafka praga

Ma anche la Praga più nuova, quella che non ti aspetti, combina questi elementi di sottile turbamento. Si potrebbe esprimere qualcosa di diverso davanti all’ormai celebre Dancing House (Tan?ící d?m)?

dancing house praga

Così come non basta scoprire o riconoscere lo spontaneo John Lennon Wall, o l’inquietante uomo appeso, “l’intellettuale della fine del millennio”, in via Husova (sono tanti i posti strani a Praga).

Quando cala la notte, poi, l’atmosfera prenda una piega perfino più maestosa. Segretamente misteriosa. E la città si ammanta di magia. Con un velo di giallo. Incredibilmente affascinante. Sarà che dormivamo nel vetusto Hotel Europa, quello di Mission Impossible per capirci. Buona insonnia, allora, alla prossima puntata.

by @RondoneR – Foto | © by Rondone®

Praga 2013 - CzechBlogTour

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