Ospitato all’interno di un bel palazzo che contiene anche la scuola di musica e una bizzarra raccolta di aeroplani in scala, il Slovenia, è una piacevolissima sorpresa in un centro storico piccolo quanto grazioso e piacevole da percorrere.
Ma partiamo dall’inizio, dallo studio delle guide e delle indicazioni scritte in piccolo. Questa, riguardante api e miele, mi ha incuriosito da subito, anche se l’idea di un giro stile Quark mi lasciava un poco freddina. Poi però, passeggiando per l’unica strada che copre da nord a sud il piccolo centro storico, mi sono resa conto che quel bel palazzetto barocco poteva riservare qualche intrigante sorpresa. E così è stato.
Varcato l’atrio, su cui si apre un salone della musica, si arriva all’ascensore passando sotto una mezza dozzina di aeroplani in scala appesi al soffitto di un cortile coperto (l’ascensore è di vetro e così i velivoli appesi possono essere osservati da diverse angolazioni). Pagato il piccolo prezzo per accedere al museo, appena 3 euro, si entra in un mondo straordinario di attrezzi e strumenti per l’apicoltura. Molti di essi vi lasceranno indifferenti, a meno che non siate appassionati del settore.
Altri invece vi rimarranno decisamente impressi, come le arnie ospitate dentro statue di legno a forma di leone, di villa, di castello o di guerriero. Autentiche opere d’arte che si contenderanno la vostra attenzione con i coperchi delle arnie decorati e pitturati con scene religiose o di caccia: uno stratagemma usato dai contadini nel ‘700 per riconoscere le proprie api ed anche per invocare un buon raccolto di miele.
Se dunque vi trovate a percorre la strada che dalla capitale Lubiana porta a nordovest, verso il Lago di Bled per intenderci, non dimenticatevi di sostare a Radovljica, dove non mancano ottimi ristoranti affacciati sulla valle e sui boschi circostanti.
