Matt e Jacques in un hammam ad Istanbul - Studentville

Matt e Jacques in un hammam ad Istanbul

Prendi due ragazzi, tanto simili da sembrare fratelli, tanto diversi da essere un inglese e un franco canadese. Metti un viaggio ad Istanbul, e poi scopri come può essere diversi viaggiare.

bagno turco ad IstanbulEcco una storia che non racconta di imprese eccezionali o di record, e che, nella semplicità delle sua struttura, non concorre per alcun premio letterario. Però la storia di Matt un premio lo ha vinto, quello del The Guardian, per aver descritto con semplicità ed onestà, quanto distanti possano essere le esperienze di viaggio, quanto, a volte, possa essere diverso farsi un bagno turco ad Istanbul. Ecco il suo racconto.

Dopo 14 ore di autobus da Tessalonica. “Ehi amico, stai pensando di farti qualche giorno ad Istanbul? Che ne dici di dividere la stanza per un paio di giorni?”. Vi presento Jacques, un saccopelista, 180 cm, capelli biondi, franco canadese. Entrambi i suoi genitori sono morti da sei e da allora Jacques era in terapia.

“Amico, con me la terapia non funzionava. Troppo su cui pensare. Così sono andato a trovare un santone indiano che mi ha detto: -Vai a vivere la tua vita. La vita è l’opposto della morte. Vai in viaggio. Continuate fino a quando non avrai più paura.- Questo è quello che sto facendo. Sai mica dove posso prendere una birra?”

Io e Jacques. Avremmo potuto essere gemelli. Stessa altezza, stesso aspetto. Ma caratterialmente il mio esatto opposto. Io, serio e rigido inglese, con la cintura dove nascondere di denaro, la mia guida sempre a portata di mano, e la mia paura di essere aggredito. Quando le ragazze turche mi fanno l’occhiolino, guardo in basso.

Siamo stati al Hagia Sophia. Abbiamo mangiato a buffet in un locale che si chiamava chiamata Vitamin. E lui beveva, fumava, cantava tutto il tempo; una sigaretta in una mano, una lattina nell’altra. Abbiamo comprato un gilet stile safari, con tante tasche, ed abbiamo lanciato una moneta per chi lo avrebbe indossato.

Avevo paura degli hammam, per la nudità e gli eventuali furti. Jacques rideva. “Si vive una volta sola, amico!” Così ci siamo messi nudi con solo i nostri asciugamani e ci siamo seduti per sudare nel bagno di vapore: solo noi due e il pallido marmo venato.

“Penso di avere messo incinta una ragazza rumena”, mi ha ha detto. “Nella mia tenda. Era in Transilvania.”. Poi due turchi, grandi e pelosi, sono entrati e ci hanno tolto i nostri asciugamani per il massaggio. Ho chiuso gli occhi, e quelli hanno iniziato ad esfoliare settimane di sporcizia e di viaggi dai nostri corpi, con dei grezzi guanti di iuta.

Poi ci hanno detto che, per qualche lira in più, ci avrebbero fatto girare le gambe dietro la schiena. “Affare fatto”, ha risposto Jacques mentre lo insaponavano. Più tardi poi, Jacques mi ha raccontato: “Quel ragazzo mi ha toccato il mio b… del culo!”. “Si vive una volta sola”, ho risposto.

In una discoteca di Bodrum una bella ragazza ha cercato di attirare la mia attenzione, ma ero troppo timido. Jacques invece l’ha presa ed ha ballato come un satiro. “Ce l’ho duro come quello di un cavallo!” gli ha gridato sopra la musica. Sono andati a casa insieme e la ragazza ha fatto sesso con l’altro me: Jacques, il saccopelista.

Vedi anche 5o viaggi da fare assolutamente: le mete europee.

E poi ancora, vedi un itinerario ad Istanbul.
Foto Smkyas2.

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