Natale in Umbria: acceso a Gubbio l'albero più grande del mondo - Studentville

Natale in Umbria: acceso a Gubbio l'albero più grande del mondo

Don Matteo, ormai emigrato a Spoleto, non potrà ammirarlo nonostante le dimensioni ciclopiche: troppe montagne in mezzo. Ma l'albero acceso sul monte che sovrasta Gubbio può essere ammirato da chilometri di distanza, basta scegliere il posto giusto!

Don Matteo, ormai emigrato a Spoleto, non potrà ammirarlo nonostante le dimensioni ciclopiche: troppe montagne in mezzo. Ma l’albero acceso sul monte che sovrasta Gubbio può essere visto da chilometri di distanza, basta scegliere il posto giusto!

Neppure salendo sulla torre più alta della Rocca di Spoleto Don Matteo potrà godersi lo spettacolo che, per motivi di prudenza, non potrà ammirare di persona nella città che ha scelto di abbandonare per le sue nuove avventure: l’albero di Natale più grande del mondo. Un primato che la città umbra di Gubbio può vantare grazie ai grandi numeri che dal 1991 hanno fatto entrare questa meraviglia di luci e colori nell’ambito libro dei primati:

260 punti luce e 270 lampade di grandi dimensioni. In totale i cavi utilizzati hanno una lunghezza di 7500 metri, le prese e le spine per le connessioni sono circa 1350 e veicolano 35 chilowatt di corrente elettrica, frutto di energia rinnovabile prodotta con fotovoltaico. La stella cometa è disegnata da 250 luci e si sviluppa su una superficie di mille metri quadrati, il tutto per un’altezza complessiva della creazione luminosa di 750 metri e una larghezza di 450.

Il monte Ingino che sovrasta Gubbio si è acceso a festa anche quest’anno: sabato scorso è stata infatti fatta scoccare la scintilla virtuale che accende le luci, regalando uno spettacolo davvero emozionante, che diventa ancora più coinvolgente quando scende al neve. Se ne scende troppa ne verrete addirittura rapiti, dato che probabilmente non potrete lasciare Gubbio! L’accensione del 2013 (lo spegnimento è previsto per il 10 gennaio 2014) è stata delegata al direttore nazionale della Caritas, don Francesco Soddu. Una presenza con cui il comitato degli Alberaioli ha voluto anche ricordare le tante tragedie in cui l’organismo è stato in prima fila: dall’alluvione in Sardegna ai terremoti in Abruzzo ed Emilia Romagna.

Per godersi lo spettacolo non bisogna avvicinarsi troppo alla città: nel senso che se arrivate fino al palazzo dei Consoli poi non vedete nulla. Fermatevi dunque in periferia, nella zona del teatro romano, vicino allo stadio o lungo i tornanti della strada che porta a Perugia.

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