Vacanze in Austria, cosa assaggiare in Carinzia - Studentville

Vacanze in Austria, cosa assaggiare in Carinzia

Viaggio nel Tirolo austriaco con l'acquolina in bocca, ecco le specialità che dovete assaggiare

Qualche consiglio enogastronomico per puntare sugli “assaggi” giusti nel caso vi troviate nella verde Carinzia; dalle birre alle grappe, passando per i germogli e la tartare di salmone biologico. Se si pensa a una vacanza nel Tirolo austriaco, la prima cosa a cui corre la mente sono i formaggi e i salumi tipici della gastronomia montana; i prodotti artigianali della Valle di Gail ve li propongono già a colazione, per esempio la frittatona con speck e formaggio di malga
Holzknechtfrigga
da gustare su pane nero; senza quasi accorgervene, vi ritrovate di primo mattino seduti a tavola con un piatto saturo di speck e prodotti caseari alle erbe circondati da un parterre di marmellate (cotogne, pera, prugne), mostarde agrodolci e varie tipologie di miele tra cui l’immancabile alle nocciole intere.

Detto questo, ci sono altre delikatessen da cercare tra una passeggiata nei boschi e un giro in bicicletta (vivamente consigliato per godersi al meglio questi luoghi); ho fatto la conoscenza delle specialità della zona in occasione di un evento all’ Hotel & Spa Carinzia Falkensteiner, ai piedi del comprensorio Nassfeld/Passo Pramollo, dove la degustazione era guidata dai produttori locali. La prima cosa che mi ha colpito è la tartare di salome bio; non certo un pesce tipico da queste parti, ma amatissimo (te lo ritrovi spesso in menu) e quello di Peter Bachmann proviene da allevamenti naturali e viene affumicato con legni e ginepro. La cosa interessante qui sono però gli accostamenti (in puro stile slow food): che si tratti di tartare o di cubetti, assaggiatelo con chutney di pomodoro o salsina di mela piccante e per finire, una spruzzata di grappa spray alle patate Bramburus.

Altro assaggio di rito è quello degli schnaps. Ne esistono innumerevoli varietà, per andare sul sicuro cercate quelli di Jost Hans (di Tropolach), produttore locale che non ha nemmeno il sito e che ne produce di ogni: alla menta, alle mele, allo zenzero, al sambuco, alle erbe locali e poi la specialità della zona, lo zirbenschnaps al pino. Prima di ripartire (in bus) non dimenticatevi le birre, che sono anche un bel souvenir di viaggio; tra le tante vi segnalo le premiatissime Loncium, soprattutto nella versione Austrian Amber e la Schwarze Gams; ma trovandovi nella paciosa Villach, andate dritti al Biergarten e ordinate una delle varianti della birra Villacher, accompagnata da ravioloni alle erbe e ricotta oppure dal megabretzel alla cipolla appena sfornato (specialità della casa), con tagliere di ravanello bianco e germogli più una generosa dose di burro da spalmare.

Infine una piccola nota sui dolci, se ancora vi fosse rimasta un po’ di fame… Il Karntner Reindling è una ciambellona alpina, a base di cannella, miele, noci e uva sultanina con un pizzico di anice, è molto popolare come colazione o merenda; andiamo più sul tecnico -e qui chiudo- con la reinterpretazione di questo dolce in versione cioccolato (e con aggiunta di Rum), la trovate da Sepp Zotter.

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