Violenza a scuola: genitore aggredisce insegnante a Palermo

Ancora violenza a scuola: genitore aggredisce insegnante a Palermo

Un grave episodio di violenza ha scosso un istituto comprensivo di Palermo, dove un genitore infuriato ha fatto irruzione nei locali scolastici.
Ancora violenza a scuola: genitore aggredisce insegnante a Palermo

Un grave episodio di violenza ha scosso un istituto comprensivo di Palermo, dove un genitore infuriato ha fatto irruzione nei locali scolastici per affrontare direttamente l’insegnante di suo figlio. La motivazione dell’aggressione sarebbe legata a un rimprovero che la maestra avrebbe rivolto al bambino durante l’orario di lezione.

La situazione è rapidamente degenerata quando due collaboratori scolastici, nel tentativo di fermare l’intrusione, sono stati violentemente aggrediti riportando ferite. Non si è fermata qui la furia del genitore: durante l’alterco, un’insegnante ha rischiato di cadere dalle scale a causa delle spinte ricevute, evitando per poco conseguenze potenzialmente più gravi.

La denuncia dei docenti: richiesta di sicurezza e rispetto

Gli insegnanti dell’istituto palermitano hanno condiviso una lettera aperta in cui denunciano fermamente l’episodio. “Non possiamo più tollerare le ingerenze e le aggressioni che quotidianamente subiamo nel nostro lavoro”, affermano i docenti, sottolineando come questi eventi non rappresentino più casi isolati ma un fenomeno preoccupante e diffuso.

La richiesta è chiara: vogliono rispetto, tutele concrete e un intervento deciso per garantire che la scuola ritorni ad essere “un luogo di crescita, confronto e rispetto reciproco, non di violenza o intimidazione”.

L’appello alle istituzioni: la protezione della scuola come priorità

I docenti dell’istituto hanno rivolto un accorato appello alle istituzioni, chiedendo che la tutela dell’incolumità del personale scolastico venga considerata una questione prioritaria e non più rinviabile.

“Confidiamo nel vostro senso di responsabilità e nel vostro impegno”, si legge nella lettera, “affinché la scuola sia davvero un luogo sicuro e rispettoso per tutti”. La richiesta sottolinea la necessità di interventi concreti e tempestivi per ripristinare quel clima di serenità indispensabile per l’attività educativa. Un appello che, considerando il preoccupante aumento degli episodi di violenza registrati negli ultimi anni, richiede una risposta immediata da parte degli organi competenti.

Il quadro legislativo: stretta sulle aggressioni contro il personale scolastico

Lo scorso 30 aprile il Governo ha approvato un disegno di legge per tutelare docenti e ATA: chi aggredisce fisicamente insegnanti e dirigenti scolastici sarà soggetto ad arresto obbligatorio in flagranza. La misura esclude i minori e le offese verbali.

Per le lesioni personali lievi, le pene passano da 6 mesi-3 anni a 2-5 anni di reclusione, rispondendo all’aumento delle aggressioni da parte dei genitori.

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