Silenziosi, soli, non più accompagnati (dai diavoli) procedevamo
luno davanti allaltro, come i francescani camminano per la strada.
A causa della recente zuffa il mio pensiero era rivolto
alla favola di Esopo, nella quale egli narra della rana e del topo;
poiché “ora” e “adesso” non sono più uguali, di quanto
non lo siano la favola e la zuffa, se si confrontano con attenzione linizio e la fine.
E come un pensiero scaturisce all
improvviso dallaltro, così da quello ne venne fuori in un secondo tempo un altro, che raddoppiò in me la paura di prima.
Io
ragionavo in questo modo: ” Costoro sono stati per causa nostra derisi con tale danno e tale scorno, che ritengo che a loro
rincresca grandemente.
Se lira si aggiunge alla cattiveria, essi ci inseguiranno più inferociti del cane nei confronti
della lepre che addenta.
Sentivo già arricciarmisi tutti i peli per lo spavento, e volgevo attento lo sguardo indietro,
allorché dissi: ” Maestro, se non nascondi
rapidamente te e me, io ho paura dei Malebranche: li abbiamo già alle nostre
spalle: li vedo a tal punto con limmaginazione, che già li sento (dietro di noi) “.
E Virgilio: ” Se fossi uno specchio,
non rifletterei più rapidamente la tua immagine esterna, di quanto ora imprimo in me la tua immagine interna.
Proprio ora i
tuoi pensieri raggiungevano i miei, col medesimo atteggiamento e con il medesimo aspetto dei miei, in modo che dagli uni e
dagli altri ho tratto una sola risoluzione.
Se si dà il caso che la parete a destra abbia una così scarsa pendenza, che noi
possiamo scendere nellaltra bolgia (la sesta), sfuggiremo allinseguimento temuto “.
Non finì neppure di manifestare tale
proposito, che io li vidi sopraggiungere non molto lontani da noi con le ali spiegate, per volerci ghermire.
Virgilio mi afferrò immediatamente, come la madre che si sveglia al frastuono, e vede accanto a sé le fiamme
ardenti,
la quale afferra il figlio e fugge e, avendo più cura di lui che di se stessa, non si ferma neppure quel poco tempo
necessario ad indossare una camicia;
e dalla sommità dellargine pietroso si lasciò scivolare sul dorso lungo la parete
scoscesa, che chiude uno dei lati dellaltra bolgia.
Lacqua non corse mai così velocemente attraverso un condotto per far
girare la ruota di un mulino costruito sulla terraferma, nel punto in cui essa maggiormente si avvicina alle pale,
come
Virgilio su quella parete dellargine, mentre mi portava tenendomi, sul petto, come se fossi stato suo figlio, non un
compagno.
Alla similitudine della madre, così ricca di contenuto umano, segue una similitudine volta a determinare soltanto
la velocità con la quale Virgilio scende lungo la scarpata che porta al fondo della sesta bolgia.
In essa la tinta
patetica cede momentaneamente di fronte alla nuda vìolenza della figurazione rapinosamente incisiva” (Sanguineti).
Appena i
suoi piedi raggiunsero la superficie del fondo della bolgia, essi furono sulla sommità dellargine sopra di noi; ma non vi era
più motivo di temere,
poiché la divina provvidenza che volle porli quali esecutori dei suoi decreti nella quinta bolgia,
toglie a tutti loro la possibilità di allontanarsi di lì.
Laggiù incontrammo una moltitudine dipinta che andava intorno con
passi lentissimi, lacrimando e stanca e affranta nellaspetto.
Questi dannati indossavano cappe con i cappucci abbassati
davanti agli occhi, fatte nel modo in cui si fanno a Cluny per i monaci.
Esternamente sono dorate tanto da abbagliare; ma
dentro sono completamente di piombo, e così pesanti, che (al confronto) Federico Il le faceva indossare di paglia.
Oh veste
opprimente per leternità! Noi ci dirigemmo ancora, come al solito, verso sinistra nella stessa direzione di quei dannati,
osservandone il pianto sconsolato;
ma a causa del peso quella moltitudine sfinita avanzava così lentamente, che noi avevamo
nuovi compagni ad ogni passo.
Perciò dissi a Virgilio: ” Cerca di trovare qualcuno che sia famoso per le sue azioni o per il
suo nome, e, continuando a camminare così, volgi lo sguardo intorno a te “.
E uno, che udì il parlare toscano, gridò dietro
di noi: ” Fermatevi, voi che avanzate così veloci nellaria buia!
Forse otterrai da me quello che domandi “. Perciò Virgilio
si voltò e disse: “Attendi, e poi avanza col suo passo “.
Sostai, e vidi due che, con lespressione del volto, mostravano
una grande ansia di essere con me; ma il peso e langusto cammino li rendevano lenti.
Quando furono arrivati, mi osservarono
a lungo con sguardo obliquo senza parlare; quindi si rivolsero luno verso laltro, dicendo fra loro:
“Questo
sembra vivo dal movimento della gola (perché respira); e se invece sono morti, per quale privilegio avanzano privi della
pesante cappa?”
Poi mi dissero: “O Toscano, che sei giunto al raduno dei tristi ipocriti, non disdegnare di dire chi
sei”.
E io a costoro: ” Nacqui e fui allevato nella grande città sulle rive del bel fiume Arno, e mi trovo qui col corpo che
ho sempre avuto.
Ma chi siete voi, ai quali tante lagrime quante ne vedo scendono copiose lungo le gote? e quale castigo è
il vostro, che brilla in tal modo? ”
E uno di loro mi rispose: ” Le cappe dorate sono di piombo così spesso, che i pesi
fanno in tal modo gemere le loro bilance.
Fummo frati Gaudenti, e bolognesi; chiamati io Catalano e questo Loderingo, e
scelti entrambi dalla tua città,
come è usanza che sia scelto un uomo solo per salvaguardarne la pace; e il nostro
comportamento fu tale, che le conseguenze sono ancora visibili tuttintorno al Gardingo “.
Cominciai a dire: ” Frati, i
vostri supplizi … “; ma non aggiunsi altro, poiché mi si presentò allo sguardo uno, crocifisso in terra per mezzo di tre
pali.
Quando mi vide, si contorse tutto quanto, sospirando nel folto della barba; e frate Catalano, che si era accorto di
ciò,
mi disse: ” Quellinchiodato che tu osservi, espresse ai Farisei il parere che era opportuno per il bene pubblico
suppliziare un uomo.
E posto di traverso, nudo, sul cammino, come tu stesso vedi, ed è necessario che egli senta, prima che
sia passato, quanto pesa chiunque passa.
E allo stesso modo soffrono in questa bolgia suo suocero, e gli altri appartenenti
al concilio che per gli Ebrei rappresentò un inizio di sventure “.
Allora vidi Virgilio stupirsi riguardo a colui che stava
disteso in croce in modo così ignobile nel luogo delleterna dannazione.
Quindi rivolse al frate queste parole: ” Non vi
spiaccia, se vi è permesso,. dirci se verso destra si apre un passaggio
attraverso il quale noi due possiamo uscire di qui,
senza dover obbligare i diavoli a venire a toglierci da questa fossa “.
Allora rispose: ” Più di quanto tu non speri è
vicino un ponte che parte dalla grande parete che circonda Malebolge (dalla gran cerchia) e attraversa tutti gli spaventosi
ripiani,
il quale però in questa bolgia è spezzato e non la valica: potrete salire su per le macerie (di questo ponte), che
si adagiano lungo il pendio (che giace in costa) e si elevano sul fondo della bolgia “.
Virgilio restò per un po a testa
bassa; poi disse: ” Riferiva male lo stato delle cose colui che afferra con gli uncini i peccatori nella quinta bolgia “.
E
il frate: ” A Bologna io udii una volta menzionare molti vizi del diavolo, tra i quali appresi che egli è bugiardo, e mentitore
per eccellenza “.
Dopo ciò Virgilio se ne andò a gran passi, un po alterato dallira nellaspetto, per cui mi allontanai
dagli oppressi dalle cappe
dietro le orme degli amati piedi.
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