Libro 4, Par. 9 - Studentville

Libro 4, Par. 9

Nunc,

patres conscripti, ego mea video quid intersit. Si eritis secuti sententiam C. Caesaris, quoniam hanc is in re publica viam,

quae popularis habetur, secutus est, fortasse minus erunt hoc auctore et cognitore huiusce sententiae mihi populares impetus

pertimescendi; sin illam alteram, nescio an amplius mihi negotii contrahatur. Sed tamen meorum periculorum rationes utilitas

rei publicae vincat. Habemus enim a Caesare, sicut ipsius dignitas et maiorum eius amplitudo postulabat, sententiam tamquam

obsidem perpetuae in rem publicam voluntatis. Intellectum est, quid interesset inter levitatem contionatorum et animum vere

popularem saluti populi consulentem.

Versione tradotta

Ora, o Padri coscritti, vengo a ciò che mi interessa. Se

avrete seguito l’opinione di C. Cesare, poiché egli, in questa Repubblica, ha scelto il percorso che suol dirsi “popolare”,

forse, con un autore e patrocinatore di tale spessore, avrei da temere assai meno gli attacchi di parte popolare; se,

viceversa, avrete seguito l’altra opinione, non so se dovrei preoccuparmi di più. Comunque, la salvezza della Repubblica

prevalga sul problema dei miei pericoli. Infatti abbiamo da parte di Cesare, come del resto la sua autorevolezza e la grandezza

dei suoi avi imponevano, un’opinione posta quasi a garanzia di perenne fedeltà alla Repubblica. Si è compreso quale differenza

corra tra la fatuità dei concionanti e l’intento sinceramente popolare a sostegno della salvezza della Repubblica.

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