Vercingetorix minoribus Caesarem itineribus subsequitur et locum castris deligit paludibus silvisque munitum ab Avarico longe
milia passuum xvi. Ibi per certos exploratores in singula diei tempora quae ad Avaricum gererentur cognoscebat et quid fieri
vellet imperabat. Omnes nostras pabulationes frumentationesque observabat dispersosque, cum longius necessario procederent,
adoriebatur magnoque incommodo adficiebat, etsi, quantum ratione provideri poterat, ab nostris occurrebatur, ut incertis
temporibus diversisque itineribus iretur.
Versione tradotta
Vercingetorige segue Cesare con tappe più piccole e sceglie per gli accampamenti un luogo difeso da paludi e selve
lontano da Avarico 16 mila passi.
Qui attraverso esploratori sicuri nei singoli momenti del giorno sapeva le cose che si
facevano presso Avarico e comandava cosa voleva si facesse.
Osservava tutti i nostri foraggiamenti e gli approvvigionamenti
ed assaliva i dispersi, quando si allontanavano più lontano del necessario e colpiva con grave danno, anche se, per quanto si
poteva prevedere con strategia, si ricorreva da parte dei nostri, che si andasse per periodi imprevisti e diverse strade
- Letteratura Latina
- De Bello Gallico di Gaio Giulio Cesare
- Cesare
- De Bello Gallico