Apud
Lacedaemonios quidem ei, qui amplissimum magistratum gerunt, ut sunt, sic etiam nominantur senes. Quod si legere aut audire
voletis externa, maximas res publicas ab adulescentibus labefactatas, a senibus sustentatas et restitutas reperietis.
Cedo,
qui vestram rem publicam tantam amisistis tam cito?
Sic enim percontantur in Naevi poetae Ludo. Respondentur et alia et hoc
in primis:
Proveniebant oratores novi, stulti adulescentuli.
Temeritas est videlicet florentis aetatis, prudentia
senescentis.
Versione tradotta
Inoltre presso
gli Spartani coloro che reggono il più elevato magistero, come sono, così sono detti anziani. Se poi volete leggere o
ascoltare la storia delle nazioni straniere, troverete che grandissimi Stati, mandati alla rovina dai giovani, dai vecchi sono
stati sostenuti e rimessi in sesto.
Dite, come avete perduto in così poco tempo il nostro Stato così potente?
Così
infatti domandano nel Ludo del poeta Nevio; tra le altre risposte, vi è anzitutto questa:
Spuntavano nuovi oratori,
stolti giovincelli.
Giustamente: la temerarietà è tipica delletà in fiore, la saggezza di quella al declino.
- Letteratura Latina
- De Senectute
- Cicerone