De Amicitia, Paragrafo 5 - Studentville

De Amicitia, Paragrafo 5

Sed ut tum ad senem senex de senectute, sic hoc libro ad amicum amicissimus scripsi de amicitia. Tum est Cato locutus, quo

erat nemo fere senior temporibus illis, nemo prudentior; nunc Laelius et sapiens (sic enim est habitus) et amicitiae gloria

excellens de amicitia loquetur. Tu velim a me animum parumper avertas, Laelium loqui ipsum putes. C. Fannius et Q. Mucius ad

socerum veniunt post mortem Africani; ab his sermo oritur, respondet Laelius, cuius tota disputatio est de amicitia, quam

legens te ipse cognosces.

Versione tradotta

Ma come allora per un vecchio io vecchio ho scritto sulla

vecchiezza, così in questo libro per un amico io amicissimo ho scritto sull'amicizia. Allora ha parlato Catone, del quale

nessuno v'era in quei tempi che fosse più vecchio, nessuno più assennato; ora dell'amicizia parlerà Lelio, e sapiente

(così difatti è stimato) e famoso per la gloria dell'amicizia.Vorrei che tu per un poco distaccassi l'animo da me,

pensassi che Lelio stesso parla. Gaio Fannio e Q. Mucio vengono al suocero dopo la morte dell'Africano; il discorso comincia

da loro; Lelio risponde, e tutte le argomentazioni sull'amicizia sono sue, e tu leggendole vi riconoscerai te stesso.

  • Letteratura Latina
  • De Amicitia di Cicerone
  • Cicerone

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti