Atterraggi e applausi a bordo, il punto di vista dei piloti - Studentville

Atterraggi e applausi a bordo, il punto di vista dei piloti

Atterraggio a Barcellona
L’sondaggio Lufthansa Italia è ancora la miglior compagnia italiana) sta atterrando all’aeroporto di Barcellona, e, da come sta approcciando la pista, molto probabilmente quando è atterrato dalle cabine passeggeri si sarà alzato un applauso spontaneo all’indirizzo del capitano. Personalmente ho notato che sui voli dei pendolari dei cieli, tipo il Roma – Milano del lunedì mattina per intenderci, l’applauso parte solo quando il volo, e l’atterraggio, si sono svolti con brutte condizioni meteo, quasi che i passeggeri fossero esperti loggionisti della scala, e riservassero gli applausi unicamente alle migliori performance.

Sul sito Manuale di Volo ho trovato un pezzo molto interessante, e divertente, di un pilota, Fabio, che interpreta il buon atterraggio (un buon atterraggio è qualsiasi atterraggio dal quale puoi uscire sulle tue gambe), dal punto di vista tecnico del pilota. Fabio ci spiega che si può valutare un buon atterraggio sulla base delle caratteristiche tecniche dell’aereo e di due grandi barre bianche che indicano il punto di toccata ideale. Da considerare anche la lunghezza della pista, perchè facile fare un bel atterraggio dove le piste corrono per un paio di chilometri, meno facile quando le piste sono corte quelle di Lampedusa.

Insomma, se vogliamo essere dei passeggeri competenti, che sappiano quando applaudire o meno, non dobbiamo valutare solo quanto è stato morbido l’atterraggio, ma anche quando è stato preciso rispetto le caratteristiche della pista. Ma Fabio da il meglio di se quando racconta di un suo atterraggio a Mikonos, in Grecia.

Foto | Curimedia.

A Mykonos ho fatto un atterraggio veramente duro (un po’ troppo anche a fronte delle ragioni di cui sopra)… beh, mi hanno applaudito lo stesso, ma per la prima volta ho percepito una vena ironica in quell’applauso. Allora ho fatto il mio annuncio standard dopo un atterraggio particolarmente pesante: “Signori e signore, abbiamo colpito l’isola di Mykonos e ho il piacere di comunicarvi che, per fortuna, non l’abbiamo affondata”.

Applausi.

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