Bad Bunny testo e significato di 'ALAMBRE PùA'

Bad Bunny testo e significato di 'ALAMBRE PùA'

Bad Bunny ha inaugurato la sua residency a San Juan, celebrando l'identità portoricana con il suo nuovo brano 'ALAMBRE PÚA'.
Bad Bunny testo e significato di 'ALAMBRE PùA'

Bad Bunny ha inaugurato la sua residency “No me quiero ir de aquí” al prestigioso José Miguel Agrelot Coliseum di San Juan, Puerto Rico. Un evento che ha rappresentato molto più di un semplice ritorno sul palco dell’isola natale, trasformandosi in una celebrazione dell’identità portoricana attraverso la musica.

Durante le prime serate della residency, programmata fino al 14 settembre, il cantante ha sorpreso il pubblico presente con l’anteprima di un brano completamente inedito: “ALAMBRE PÚA”. La strategia del lancio a sorpresa si è completata lunedì 14 luglio, quando il singolo è stato reso disponibile su tutte le piattaforme streaming, regalando agli ascoltatori di tutto il mondo un nuovo tassello del repertorio dell’artista.

L’atmosfera elettrizzante del José Miguel Agrelot Coliseum ha fatto da cornice perfetta per questo momento di rinnovata presenza live di Bad Bunny. La scelta di presentare il brano proprio durante la residency portoricana non è stata casuale, ma rappresenta una dichiarazione d’amore verso le proprie origini e una strategia artistica che unisce sorpresa e territorialità.

Il testo e il significato di ‘ALAMBRE PÚA’

Il brano si presenta come una confessione intima che oscilla tra nostalgia e desiderio. Bad Bunny costruisce un racconto emotivo dove il rimpianto per una storia d’amore perduta si mescola alla speranza di un nuovo incontro, creando quella tensione emotiva che caratterizza le sue migliori produzioni.

Ecco il testo completo di “ALAMBRE PÚA”:

Hoy te vo’a buscar y te vo’a besar cerca del lunar
Contigo yo me arrebato sin fumar
Lo de meno’ e’ el lugar
Después que estés tú, yo la paso bien
Tú eres la baby, no te cambio por cien
Tú te monta’ en mi carro y parece’ un Mercedes-Benz
Como tú ninguna se ve, ninguna se ve
Como tú ninguna se ve
Si me dejas, te hago un bebé
Quiero darte un besito al revé’
No sabía que aquella iba a ser la última ve’
Estoy triste, que no la grabé, fuck, no la grabé
Pero aún guardo tus fotos que me enviaste ‘esnúa
Me amarraste el corazón con alambre ‘e púa’
Habla claro, ma, tú eres bruja
Extraño escucharte, piquetúa
Ey, decirme “papi, daddy”, tú ere’ una mala, baddie
Mueve ese culo, booty, súbelo al story
Está bellaca, horny, atrevida, naughty
Baby, no pare’, don’t stop, tú la tiene’, you got it
Hoy te vo’a buscar y te vo’a besar cerca del lunar
Contigo yo me arrebato sin fumar
Lo de meno’ e’ el lugar
Después que estés tú, yo la paso bien
Tú eres la baby, no te cambio por cien
Tú te monta’ en mi carro y parece’ un Mercedes-Benz
Como tú ninguna se ve, ninguna se ve
Al la’o mío ninguna se ve, bebé
Ninguna se ve, bebé
Al la’o mío ninguna se ve, bebé
Como tú ninguna se ve, bebé
Al la’o mío ninguna se ve, bebé
Ninguna se ve, como tú ninguna se ve

L’immagine centrale del “filo spinato intorno al cuore” diventa la metafora perfetta per descrivere quel dolore che lega e ferisce allo stesso tempo. Bad Bunny trasforma il ricordo in una prigione emotiva dalla quale non riesce a liberarsi.

La scenografia ispirata alla cultura Taino

Il videoclip di “ALAMBRE PÚA” rivela immediatamente l’intenzione artistica di Bad Bunny: le prime inquadrature seguono i piedi scalzi di una ballerina che esegue movimenti ispirati alle antiche danze della popolazione Taino, i primi abitanti di Puerto Rico. La scelta di mostrare inizialmente solo i piedi nudi non è casuale, ma sottolinea il contatto diretto e autentico con la terra madre dell’isola.

Man mano che l’inquadratura si allarga, si svela il set completo: la donna fa parte del corpo di ballo che accompagna la residency e si esibisce sul palco del José Miguel Agrelot Coliseum. La scenografia ricrea magistralmente l’ambiente naturale portoricano, con montagne rigogliose che fanno da sfondo e la presenza della ceiba, l’albero nazionale che rappresenta un simbolo identitario fondamentale per il Paese.

In cima all’allestimento brilla la scritta “No me quiero ir de aquí”, che dà il nome alla residency e rafforza il messaggio di appartenenza territoriale. Questa scelta scenografica trasforma il concerto in una celebrazione delle radici culturali, dove la musica contemporanea di Bad Bunny dialoga con le tradizioni ancestrali dell’isola, creando un ponte tra passato e presente che conferisce al brano una dimensione simbolica profonda oltre il suo valore puramente musicale.

Fonte immagine: Time Dance FM

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