Compiti a Natale, la circolare del Ministero: assegnazioni valide solo in classe

Compiti a Natale, la circolare del Ministero: assegnazioni valide solo in classe

Il ministro Valditara ribadisce: i compiti devono essere assegnati durante le lezioni, in presenza degli studenti. Vietato caricarli sul registro elettronico dopo l'inizio delle vacanze.
Compiti a Natale, la circolare del Ministero: assegnazioni valide solo in classe

Il ministro Giuseppe Valditara ha richiamato una circolare che ribadisce un principio già vigente nell’ordinamento scolastico: i compiti devono essere assegnati durante le lezioni, in presenza degli studenti. La norma chiarisce che l’assegnazione non può avvenire quando le vacanze sono già iniziate, comprese quelle di Natale.

Il documento ministeriale non introduce una nuova regola, ma sottolinea un aspetto di correttezza didattica spesso trascurato nella pratica quotidiana. A lezioni sospese, la scuola non può affidarsi esclusivamente al registro elettronico per comunicare nuove consegne.

Il registro elettronico a lezioni sospese: cosa non è consentito

Il registro elettronico rappresenta uno strumento fondamentale per la gestione scolastica, ma il suo utilizzo è subordinato alla regolarità del calendario didattico. Quando le lezioni sono formalmente sospese, come avviene durante le vacanze di Natale, il registro non può fungere da canale per nuove assegnazioni.

La circolare ministeriale stabilisce che il caricamento di compiti dopo l’inizio delle vacanze non rispetta i criteri di correttezza didattica. L’assegnazione deve avvenire in presenza degli studenti, durante le ore di lezione, garantendo il confronto diretto tra docenti e classe.

Il registro elettronico può documentare quanto già assegnato in aula, ma non sostituisce il momento della consegna in presenza, che rimane il contesto appropriato per spiegare modalità e scadenze.

Le prassi diffuse e perché non sono corrette

Nonostante la chiarezza della circolare ministeriale, molte scuole continuano ad adottare prassi che contraddicono le indicazioni ufficiali. Tra le abitudini più frequenti vi figurano: compiti caricati sul registro elettronico dopo l’inizio delle vacanze, notifiche inviate a studenti già a casa, consegne fissate senza alcun confronto preventivo in classe.

Come osserva Daniele Grassucci nel contenuto pubblicato da Skuola.net, si tratta di un “malcostume” diffuso che va contro il buon senso prima ancora che contro le norme. L’assegnazione dei compiti a lezioni sospese ignora il principio della presenza e trasforma il registro elettronico in uno strumento improprio di comunicazione unilaterale.

Queste abitudini generano confusione organizzativa e minano il rispetto dei tempi di pausa, riducendo la trasparenza del rapporto didattico e alterando la regolarità del calendario scolastico.

Le ricadute su studenti e organizzazione didattica

Le pause scolastiche non rappresentano un privilegio concesso agli studenti, ma costituiscono una componente strutturale del percorso educativo. Rispettare questi tempi significa riconoscerne la funzione: permettere il recupero psicofisico, consolidare le conoscenze acquisite e riorganizzare il proprio metodo di studio.

Definire confini chiari tra tempo scolastico e tempo di pausa migliora la qualità complessiva della didattica. Quando l’assegnazione dei compiti avviene in presenza, si garantisce trasparenza: gli studenti possono chiedere chiarimenti, i docenti possono contestualizzare le consegne e verificare che le richieste siano proporzionate ai tempi disponibili.

Questa prassi riduce ambiguità e malintesi, favorendo un rapporto più equilibrato tra carico di lavoro e momenti di stacco.

Le azioni consigliate per far valere la circolare

Gli studenti possono richiamare l’attenzione dei docenti sull’esistenza della circolare ministeriale, ricordando che i compiti vanno assegnati in presenza, durante le ore di lezione. L’obiettivo è riportare l’assegnazione a un confronto diretto in classe, prima dell’inizio delle vacanze, nel rispetto dei tempi di pausa previsti dal calendario scolastico e delle indicazioni del Ministero.

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