Il Curriculum in evoluzione: svelate le novità per l'esame di Maturità

Il Curriculum in evoluzione: svelate le novità per l'esame di Maturità

Il Curriculum dello studente diventa protagonista assoluto dell'esame di Stato.
Il Curriculum in evoluzione: svelate le novità per l'esame di Maturità

Il Curriculum dello studente diventa protagonista assoluto della Maturità 2025. Il Ministero dell’Istruzione ha confermato ufficialmente che questo documento rappresenta uno strumento obbligatorio e decisivo per l’esame di Stato, non più un semplice optional. La recente nota operativa per l’anno scolastico 2024/2025 ha stabilito le regole per la compilazione e il rilascio del Curriculum, mantenendo il formato introdotto dal decreto ministeriale del 2020.

Il documento permette ai maturandi di raccontare chi sono oltre i banchi di scuola, valorizzando esperienze, competenze e percorsi personali che completano la formazione tradizionale.

Le sezioni del documento

Il curriculum si articola in tre sezioni fondamentali che fotografano il percorso completo dello studente. La prima, dedicata a istruzione e formazione, raccoglie il percorso scolastico, le materie studiate, i voti conseguiti, i PCTO e altri titoli posseduti. La seconda sezione si concentra sulle certificazioni linguistiche, informatiche o di altro tipo acquisite durante gli anni di studio.

La terza sezione rappresenta il cuore pulsante del documento: qui trovano spazio le attività extrascolastiche come volontariato, sport, teatro e corsi privati, insieme agli interessi personali e all’orientamento futuro. Tutte queste informazioni vengono gestite attraverso l’E-Portfolio sulla piattaforma digitale Unica, dove gli studenti possono inserire e aggiornare ogni dato in tempo reale.

La strategia vincente? Puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, selezionando esperienze davvero significative che raccontino autenticamente il proprio percorso di crescita.

L’impatto sull’orale

Le commissioni d’esame non si limiteranno a dare un’occhiata superficiale al curriculum: lo utilizzeranno attivamente per costruire il colloquio orale. I docenti potranno collegare le domande direttamente alle esperienze raccontate nel documento, creando un dialogo più personalizzato e mirato.

Durante l’orale, il curriculum diventerà uno strumento per valutare le competenze trasversali sviluppate dallo studente, dalle attività di volontariato ai progetti extrascolastici, fino ai percorsi di orientamento. Questa valutazione permetterà alle commissioni di comprendere meglio come il candidato ha maturato le proprie scelte future e quali esperienze hanno contribuito alla sua crescita personale.

Le prospettive dopo la maturità

Una volta concluso l’esame di Stato, il curriculum dello studente non scompare nel cassetto dei ricordi. Le scuole hanno l’obbligo di integrare l’esito finale direttamente nel documento e collegarlo al diploma digitale, creando così un profilo formativo completo e aggiornato.

Questo passaggio trasforma il curriculum in una vera e propria carta d’identità formativa, utile per le future candidature universitarie, i corsi post-diploma e le opportunità lavorative. Un documento unico che racconta non solo i voti ottenuti, ma l’intero percorso di crescita personale e professionale.

Il cambiamento di prospettiva è evidente: studiare non significa più soltanto memorizzare nozioni per superare interrogazioni, ma costruire competenze concrete che accompagneranno gli studenti nel loro futuro.

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