Il DDL sull'educazione sessuale nelle scuole: provvedimento previsto per l'a.s. 26/27

Il DDL sull'educazione sessuale nelle scuole: provvedimento previsto per l'a.s. 26/27

La Commissione Cultura della Camera ha ripreso l'esame del disegno di legge sul consenso informato dei genitori per l'educazione sessuale nelle scuole.
Il DDL sull'educazione sessuale nelle scuole: provvedimento previsto per l'a.s. 26/27

La Commissione Cultura della Camera ha ripreso l’esame del disegno di legge ministeriale sul consenso informato dei genitori per l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Il provvedimento, nato dall’esigenza di regolamentare la partecipazione degli studenti a queste attività formative, si concentra esclusivamente sulle scuole secondarie e mira a garantire il coinvolgimento delle famiglie nel percorso educativo dei propri figli.

La normativa prevede l’obbligo di informare preventivamente i genitori sui contenuti e le competenze dei formatori coinvolti.

La proposta ministeriale: obiettivi e limitazioni

Il DDL del ministro Valditara emerge come testo base del provvedimento, distinguendosi dalle altre proposte per un approccio più circoscritto. La proposta ministeriale si concentra esclusivamente sulla sessualità, escludendo l’educazione affettiva presente nel progetto Sasso.

L’obiettivo dichiarato è richiedere il preventivo consenso dei genitori per la partecipazione degli studenti alle attività formative, garantendo loro informazioni sui contenuti e sulle competenze dei formatori coinvolti. Il testo limita l’intervento alla scuola secondaria, creando un quadro normativo specifico ma ristretto rispetto alle proposte parlamentari più ampie.

I contributi parlamentari: divergenze e proposte

Le proposte parlamentari presentano significative differenze rispetto al testo ministeriale. Il deputato leghista Rossano Sasso aveva inizialmente previsto un articolo controverso sull’identità di genere degli studenti nelle scuole, ora accantonato in favore del DDL Valditara.

La sua proposta ampliava il campo di applicazione includendo l’educazione affettiva oltre a quella sessuale. Il gruppo di Fratelli d’Italia introduce invece il concetto di “educazione etica“, estendendo ulteriormente il requisito del consenso parentale.

Gli elementi contenuti in questi disegni di legge potranno essere ripresi attraverso emendamenti durante l’esame parlamentare, creando potenziali modifiche sostanziali al testo base ministeriale.

Le prospettive future

Il presidente della Commissione Cultura Mollicone ha già delineato un programma serrato per i prossimi mesi, annunciando l’organizzazione di almeno un centinaio di audizioni. Questa fase di consultazione si rivela cruciale per raccogliere le opinioni di esperti, associazioni e rappresentanti del settore educativo prima di procedere con la discussione nel merito del provvedimento.

La ripresa effettiva dei lavori parlamentari è prevista per settembre, quando la Commissione potrà finalmente concentrarsi sui contenuti specifici del disegno di legge. Secondo le previsioni più ottimistiche, l’iter legislativo potrebbe concludersi entro la fine del 2025, aprendo la strada all’entrata in vigore delle nuove disposizioni a partire dall’anno scolastico 2026/27.

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