Dipendenza da social: la noia spinge alla ricerca di stimoli sempre più forti

Dipendenza da social: la noia spinge alla ricerca di stimoli sempre più forti

Le ricerche evidenziano un aumento della noia percepita in concomitanza con l'uso dei dispositivi digitali, mostrando un fenomeno crescente.
Dipendenza da social: la noia spinge alla ricerca di stimoli sempre più forti

Le ricerche condotte negli Stati Uniti e in Cina forniscono evidenze concrete del fenomeno crescente. Lo studio di Megan A. Weybright e colleghi, pubblicato nel 2020 sul Journal of Adolescent Health, ha analizzato oltre 100.000 studenti statunitensi tra il 2008 e il 2017, documentando un aumento costante della noia percepita in parallelo con la diffusione dei dispositivi digitali.

Un quadro analogo emerge dalla metanalisi di 64 studi condotta su studenti universitari cinesi tra il 2009 e il 2020, pubblicata da Pengfei Gu e colleghi su Personality and Individual Differences. I ricercatori hanno rilevato una crescita significativa del boredom proneness, la predisposizione cronica a sentirsi annoiati, confermando la correlazione tra esposizione ai media digitali e sensazione di vuoto.

Il contributo sperimentale alla comprensione della noia

Gli psicologi Katy Tam e Michael Inzlicht dell’Università di Toronto hanno condotto sette esperimenti su oltre 1.200 persone, pubblicando i risultati sulla rivista Communications Psychology nel giugno 2024. La ricerca dimostra che comportamenti digitali apparentemente innocui come lo scrolling continuo, il passaggio rapido tra contenuti e il salto dei video aumentano significativamente la sensazione di noia, anche quando i materiali sono intrinsecamente stimolanti.

I ricercatori spiegano che i media digitali modificano la soglia di stimolazione attesa: “La noia emerge dalla distanza tra il livello di coinvolgimento attentivo attuale e quello soggettivamente desiderato“. Ciò che prima risultava interessante ora appare insufficiente, creando un circolo vizioso di insoddisfazione cronica.

La dinamica delle dipendenze comportamentali

Il meccanismo alla base della noia digitale presenta sorprendenti analogie con le dipendenze comportamentali classiche. Come dimostrato dagli studi di Tam e Inzlicht, l’esposizione continua a stimoli digitali appaganti riduce progressivamente la sensibilità del nostro sistema di ricompensa cerebrale.

Questo processo richiede stimolazioni sempre più intense per raggiungere lo stesso livello di soddisfazione precedente. La noia contemporanea non rappresenta quindi una mancanza di contenuti, ma piuttosto una insoddisfazione cronica verso stimoli percepiti come inadeguati rispetto alle aspettative elevate.

La soglia di stimolazione si alza progressivamente, trasformando contenuti un tempo coinvolgenti in esperienze banali e insufficienti.

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti