Dance Central: I like the way you move! - Studentville

Dance Central: I like the way you move!

Grazie a Kinect, nuovo gioiello per X-Box360, il mondo dei videogiochi musicali è stato totalmente rivoluzionato: muoviti davanti allo schermo a ritmo di danza, con Dance Central sarai proprio tu il re della pista!

I rythm games nascono da Dance Dance Revolution, un must delle sale giochi, in quello che all’epoca rappresentava la massima espressione del videogioco dedicato al ballo. Sebbene quei giorni sembrino ieri, il tempo è passato, e oramai quel concetto, a noi nostalgici tanto caro, non può che dimostrarsi oggi superato, quasi paradossale. La rivoluzione ha avuto inizio su Nintendo Wii con Just Dance di Ubisoft: ballare non è più poggiare i piedi a ritmo di musica su una pedana, rischiando il collasso, ma è seguire e riprodurre i movimenti proposti su schermo, impugnando il telecomando Wii. Una formula di gioco anni luce più aderente. Ebbene, questo processo finalmente è giunto al suo punto di arrivo, con il rilascio sul mercato di Kinect, non vi sono più motivi di compromesso.
 

La simulazione di Ballo finale
A chi affidare il compito di sventolare la bandiera a scacchi di quest’evoluzione? Non poteva che spettare a chi ha già raggiunto picchi di magnificenza nel settore dei giochi musicali, coloro i quali ci hanno regalato con Rock Band 3, una delle esperienze da gioco quanto più fedeli al vero fare musica: gli Harmonix. Dance Central, in esclusiva Xbox 360 – Kinect, interpella i migliori sul campo, e il risultato raggiunto non è che la testimonianza maggiore. Ma procediamo per fasi.
 
Grazie a Kinect, la rivoluzionaria periferica di Microsoft, rappresenta oggi l’apogeo dell’evoluzione dei giochi dedicati alla danza. L’esperienza non è più relegata al muovere dei piedi o delle braccia, il gioco impegna entrambi, e con questi la testa, il bacino e tutto il resto. Dite addio a quanto visto in Singstar Dance di Sony, o in Just Dance, il gioco non presuppone il movimento, ma lo rileva: non sarà più possibile, quindi, muovere in maniera fortuita il pad sperando di ottenere lo stesso risultato, torsioni, spostamenti e ogni sorta di movimento andrà compiuto nella maniera più precisa possibile se volete incrementare il vostro punteggio. Una serie di riquadri a lato v’indicherà la mossa da effettuare, mentre un personaggio sullo schermo, incarnazione quanto più buffa ed estrema di varie categorie di ballerini, vi mostrerà come compiere quei passi. La corretta esecuzione di quanto state facendo è rappresentata da un cerchio posto ai piedi del nostro alter-ego; il cerchio, in base alla corretta riproduzione dei passi, e al giusto ritmo tenuto, si allargherà, raggiungendo diverse tonalità di colore: il colore verde indicherà un passo eseguito bene, il viola segnalerà una mossa riprodotta perfettamente, e così via. Ottenere un “Perfetto” vuol dire aumentare il moltiplicatore, il cui limite, come accade anche in Rock Band, è 4x; sbagliare un passo, significa, invece, retrocedere a un moltiplicatore inferiore.
 
Ogni sessione di gioco, dopo una prima batteria di passi, propone un momento freestyle, dove il giocatore potrà muoversi come meglio gli aggrada, mentre il Kinect si preoccupa di immortalarlo. Al termine della canzone, il personaggio ci proporrà una mossa finale, che in base alla fedeltà della riproduzione contribuirà in maniera sostanziale al nostro punteggio. Insomma, un gameplay veramente intuitivo, e nella sua semplicità molto divertente. Il sistema di gioco messo a punto risulta accessibile a tutte le categorie di giocatori, e il ritmo di gioco, nonché i momenti di freestyle garantiscono momenti di party game spensierato.
 

Un pastiche di stili
Differentemente da quanto potrebbe apparire a un osservatore poco attento, il lavoro alle spalle di Dance Central è senza dubbio immenso, e minuzioso. Gli Harmonix non si sono limitati a offrire coreografie più o meno graziose da vedere; le mosse proposte nell’offerta di gioco Harmonix sono tutte tratte da un enorme ventaglio di stili di ballo, e sapientemente composte fra loro. Ci sarà data la possibilità di improvvisarci novelli Tony Manero con i passi dance proposti in canzoni come Funky Town, esibirci in salsa e merengue, o addirittura in mosse di electroboogie. Musica per tutti i gusti, e balli per tutti i gusti.
In Dance Central il divertimento non si ferma al party game, il giocatore amante del ballo sarà messo continuamente alla prova, e stimolato all’apprendimento di movimenti sempre nuovi, tutti con una vera ragion d’essere, in quanto realmente esistenti. Sei completamente a digiuno di ballo? Non temere, anche i tuoi buffi e magari scoordinati passi potrebbero totalizzare un buon punteggio. Sei un ballerino provetto e ti destreggi abilmente fra le tecniche più disparate? Prova una difficoltà più elevata, e tenta di concatenare quanti più perfetto di seguito.
 
Party Game … e poi?
Dance Central offre al giocatore una tracklist che si aggira sulle trenta canzoni, una selezione varia e di tutto rispetto. Accendere le vostre 360 durante un party potrebbe ora essere la scelta più azzeccata. Il discorso si fa sicuramente differente in single player. Dopo aver appreso i passi, e totalizzato ottimi punteggi nelle varie canzoni, il gioco non offre altri spunti d’utilizzo al giocatore singolo: non esiste una modalità carriera, né sfide che possano stuzzicare l’utente. Al di là di una simpatica modalità che permette di controllare le calorie spese dopo essersi agitati a lungo davanti allo schermo, Dance Central non può che rimanere relegato al momento sociale. Un vero peccato, una maggiore attenzione per l’utente singolo non avrebbe guastato, e le scelte di Harmonix negano l’acquisto a quei giocatori che difficilmente vantano tanti amici davanti alla loro console.
 
Conclusione
Se ci guardiamo indietro, ci sorprende di quanta distanza abbiamo percorso. Dance Central rappresenta realmente un cambiamento epocale: se prima qualcuno poteva dubitare della nostra sanità mentale, ora non avrà più dubbi che stiamo ballando. L’incredibile varietà di musica, e di balli terranno incollati davanti al Kinect voi e vostri amici per un bel pezzo; se, tuttavia, non contate di dare spesso dei party a casa vostra, forse è meglio investire i vostri risparmi in un’esperienza di gioco più longeva.

Marco Rubino

In collaborazione con Cyberludus.com

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