"Mostro" di Federica Carta: testo e significato - StudentVille

"Mostro" di Federica Carta: testo e significato

“Mostro” di Federica Carta: uscita

Federica Carta apre il suo nuovo anno con il nuovo brano “Mostro”, profonda ballad che parla della bellezza e della forza di sentirsi fragili, in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme digitali da venerdì 19 febbraio.

"Mostro" di Federica Carta: testo e significato

“Mostro” di Federica Carta: significato

“Ho raccontato a Riccardo Scirè e Galeffi tutto quello che volevo esprimesse il pezzo. Desideravo raccontare una parte della mia storia personale, ma alla fine ne è nato un brano nel quale spero tutti possano rivedersi. – ha dichiarato Federica – Ho passato gran parte del mio 2020 cercando di sentirmi migliore per me stessa e con Mostro voglio essere vicina a chi si ritrova in balia delle mie stesse emozioni: avere dei momenti o delle giornate no è normale, siamo esseri umani, fa parte della crescita e della vita e tante volte questo ci dà la forza di rialzarci sempre più forti il giorno dopo. Non serve a niente nascondersi dietro la perfezione”.

“Mostro” di Federica Carta: testo

Ecco il testo ufficiale di “Mostro” di Federica Carta:

Ma che colpa ne ho
Se mi manca il respiro il venerdì sera
Ma in fondo lo so
Passerò un’altra notte con la luce accesa
Non c’entra questa pioggia dentro una bottiglia
Non c’entra la tua faccia o il cuore che sbadiglia
Non c’entra la mia rabbia dentro a questa stanza piccola

Che colpa ne ho
Se ho bisogno della luna piena
Per svegliarmi bene la mattina
C’hai fatto caso che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Ma che colpa ne hai tu
Sei hai vent’anni appena
Ti sembra strano che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Non lo mostro

Ma che colpa ne ho
Se ho la voce un po’ rotta il lunedì sera
In fondo lo so, lo so, lo so
Ho passato un’altra notte con la luce accesa
Non c’entra questa pioggia dentro una bottiglia
Non c’entra la tua faccia o il cuore che sbadiglia
Non c’entra la mia rabbia dentro a questa stanza piccola

Che colpa ne ho
Se ho bisogno della luna piena
Per svegliarmi bene la mattina
C’hai fatto caso che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Ma che colpa ne hai tu
Sei hai vent’anni appena
Ti sembra strano che
Quando mi sorridi io però mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Mi sento un mostro
Non lo mostro

Ma che colpa ne hai tu
Sei hai vent’anni appena
Ti sembra strano che

Quando mi sorridi io però mi sento un mostro

Ti potrebbe interessare

Link copiato negli appunti