“Cosa ti amo a fare?” è l’ultimo singolo di Rocco Hunt che anticipa l’album “Ragazzo di giù”, la cui uscita è prevista per il 25 aprile 2025. Questo brano arriva dopo la partecipazione dell’artista al Festival di Sanremo e segna un nuovo capitolo nel suo percorso musicale.
Il singolo presenta tutte le caratteristiche distintive dello stile di Hunt, unendo la schiettezza del rap urbano con sonorità contemporanee più sfaccettate. Nel nuovo progetto discografico, l’artista campano continua a esplorare diversi mondi sonori, alternando tracce dal forte impatto a momenti più introspettivi e melodici.
L’utilizzo del dialetto napoletano affiancato all’italiano non rappresenta un semplice espediente stilistico, ma una vera e propria firma identitaria che conferisce autenticità e forza evocativa alla sua produzione, rendendola immediatamente riconoscibile per il pubblico.
Il testo completo della canzone ‘Cosa ti amo a fare?’
Ecco il testo integrale di “Cosa ti amo a fare?”, il nuovo singolo di Rocco Hunt che anticipa l’album “Ragazzo di giù”:
Sembra che stai giocando a nascondino
Ma se ti trovo, sai che casino
Mi fai oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Sali su un taxi che ti porta via
Dentro la borsa c’è la vita mia
Mi fai oh, oh, oh
Oh, oh, oh
Quindi anche tu hai cambiato i piani
Mille aeroplani, il tuo chissà dove vola
Pensa che bello l’avessi perso, saresti qui ancora
Avrei sparato i fuochi d’artificio
Così li vedi pure dal tuo ufficio
Vuoi le carezze, ma non sono il tipo
E tu, non sei più tu
Però, c’è questa Luna e mi pensi ancora un po’
Se no, buona fortuna
Non ci sta bene, rovinandoci tutte le serate
Che sembrava, ma non eri qui
Ogni volta è uguale
(Na, na na, na na)
Cosa ti amo a fare?
(Na, na na, na na)
Cosa ti amo a fare?
Quelle cose che ti ho detto non le ho dette a nessuno
E quelle volte che ho sfogato, sai, l’ho fatto col fumo
Ti ho chiamata per parlare, ma non c’è più magia
E cazzo, il nome tatuato non va più via
E in giro da mattina a sera, e se c’ho un problema parlo alla scogliera
Pure il mare mi fa oh, oh, oh
Il mare mi fa oh, oh, oh
Quindi anche tu hai cambiato i piani
Mille aeroplani, il tuo chissà dove vola
Pensa che bello l’avessi perso, saresti qui ancora
Avrei sparato i fuochi d’artificio
Così li vedi pure dal tuo ufficio
Vuoi le carezze, ma non sono il tipo
E tu, non sei più tu
Però, c’è questa Luna e mi pensi ancora un po’
Se no, buona fortuna
Non ci sta bene, rovinandoci tutte le serate
Che sembrava, ma non eri qui
Ogni volta è uguale
(Na, na na, na na)
Cosa ti amo a fare?
(Na, na na, na na)
Cosa ti amo a fare?
Sì, vorrei che fossi ancora qui a lasciarmi senza le parole
Gli occhi non possono scordare mai quello che ha visto il cuore
Ti ho rincorsa per tutto il lungomare, e non è normale
Ho scritto sotto casa di tua madre
Cosa ti amo a fare?
Però, c’è questa Luna e mi pensi ancora un po’
Se no, buona fortuna
Non ci sta bene, rovinandoci tutte le serate
Che sembrava, ma non eri qui
Ogni volta è uguale
(Na, na na, na na)
Cosa ti amo a fare?
(Na, na na, na na)
Cosa ti amo a fare?
Nel ritornello, l’artista esprime tutta la sua frustrazione per un amore ormai finito: Però, c’è questa Luna e mi pensi ancora un po’ / Se no, buona fortuna / Cosa ti amo a fare?
Particolarmente significativo il verso in cui confessa il dolore della separazione attraverso riferimenti marittimi: E in giro da mattina a sera, e se c’ho un problema parlo alla scogliera. Il brano culmina con l’immagine potente del lungomare, luogo simbolo di ricordi ed emozioni: Ti ho rincorsa per tutto il lungomare, e non è normale.
Il significato di ‘Cosa ti amo a fare?’
Il nuovo singolo di Rocco Hunt esplora il dolore di una relazione amorosa giunta al termine, dove protagonisti sono l’incomunicabilità e il distacco emotivo. L’artista utilizza la potente metafora di un gioco a nascondino che prelude inevitabilmente a un “casino”, rappresentando così la rottura imminente tra due persone che non riescono più a trovarsi.
Il ritornello interrogativo “Cosa ti amo a fare?” racchiude tutta la frustrazione e la disillusione di chi continua a provare sentimenti per qualcuno che ormai è diventato irraggiungibile. È un grido di consapevolezza verso un amore che, nonostante i tentativi di connessione, ha perso la sua magia.
Il tatuaggio con il nome dell’amata, citato nel testo, diventa simbolo di un legame fisicamente indelebile ma emotivamente svuotato di significato.
Particolarmente evocativa è l’immagine della luna, presentata come ultimo elemento di connessione tra i due: “C’è questa Luna e mi pensi ancora un po’”. Questo corpo celeste diventa il fragile filo che ancora li unisce, sebbene la distanza tra i due sia ormai incolmabile. Il brano si chiude con un senso di amara rassegnazione davanti all’inutilità di un sentimento non più corrisposto, bilanciando nostalgia per ciò che è stato e necessità di lasciar andare un passato che non tornerà.
Lo stile e le sonorità del nuovo album
Il nuovo progetto discografico di Rocco Hunt si distingue per un’identità artistica autentica che fonde la schiettezza del rap urbano con produzioni contemporanee multisfaccettate. ‘Ragazzo di giù’ rappresenta un viaggio sonoro che alterna tracce dal flow incisivo e crudo a momenti più melodici e riflessivi, dove l’artista campano mette a nudo le proprie emozioni.
I temi affrontati nell’album rispecchiano il vissuto personale di Hunt: la vita nei quartieri popolari, il percorso di emancipazione individuale, il forte sentimento di appartenenza alle proprie radici e le aspirazioni di chi cresce in contesti spesso marginalizzati.
La narrazione del tessuto sociale del Sud Italia diventa il fulcro di un racconto universale, capace di toccare sensibilità diverse. ‘Cosa ti amo a fare?’ si inserisce perfettamente in questo mosaico creativo come brano che bilancia vulnerabilità emotiva e forza espressiva, dimostrando la capacità dell’artista di comunicare efficacemente con ascoltatori di diverse generazioni attraverso una scrittura immediata e sincera.