Dal 12 al 14 ottobre 2023 si svolge a Catania la Fiera Didacta Sicilia, una manifestazione in cui la scuola e il mondo tecnologico che ad essa gira intorno sono al centro dell’attenzione. Il ministro del MIM Giuseppe Valditara ha partecipato a distanza ad un meeting organizzato in loco, in cui ha rilasciato delle dichiarazioni in merito al ruolo dell’istruzione nel Sud Italia, secondo quanto inserito in “Agenda Sud“.
Inoltre, il politico si è espresso in merito all’Intelligenza Artificiale (AI) e alle sue potenzialità di utilizzo in ambito scolastico, asserendo che:
“L’intelligenza artificiale, tema della Fiera, è uno strumento per la sempre più efficace personalizzazione dell’istruzione. La scuola costituzionale che mette al centro lo studente ha futuro con l’innovazione tecnologica. La vera sfida è governare all’interno di una visione strategica; governare e non subire. Questa visione non può non tenere conto del ruolo fondamentale dei docenti, non può prescindere dal senso di comunità educante fondata sui rapporti interpersonali”.
Dal suo intervento si evince come l’AI possa diventare uno strumento di lavoro e di istruzione interessante, a patto che non si vada a perdere quell’aspetto “umano” che solo il docente sa offrire. In pratica, la tecnologia non deve essere vista come sostituta dell’insegnante, ma divenire un supporto efficace per il miglioramento della burocrazia e per l’ottimizzazione dell’apprendimento.
Punto d’incontro tra scuola e tecnologia
Il Governo italiano sta investendo molto nell’istruzione e nel suo progresso tecnologico. Infatti, sono stati sviluppati diversi percorsi formativi che pongono il docente nella condizione ideale per poter utilizzare le nuove risorse tecnologiche ai fini dell’insegnamento.
Logicamente, l’AI è una componente fondamentale affinché la scuola possa rivelarsi un vero e proprio “hub” in grado di fare rete con le realtà locali, anche quelle più complesse. In questo senso, serve una personalizzazione di alcuni programmi didattici. La tecnologia è certamente un supporto chiave per raggiungere gli obiettivi scolastici prefissati.
In merito a ciò, Giuseppe Valditara si è espresso così:
“Abbiamo stanziato circa 325 milioni di euro. Uno degli obiettivi è rendere le scuole dei veri e propri hub, dei presìdi nel territorio della legalità. La scuola come luogo che fa rete, anche grazie a docenti aggiuntivi nelle aree a rischio, percorsi formativi personalizzati e azioni mirate. Il tema della personalizzazione dell’istruzione è centrale e decisivo”.
Nel corso del suo intervento durante Didacta Sicilia 2023, il ministro ha aggiunto:
“Abbiamo investito molti fondi in percorsi formativi specifici per i docenti sull’uso delle nuove tecnologie. Tutto ciò ha una portata rivoluzionaria. Noi abbiamo fondato alcuni punti del piano di semplificazione proprio sulle nuove tecnologie per sburocratizzare e rendere più semplice la vita di chi opera nella scuola e delle famiglie. Queste avranno a disposizione un’unica piattaforma per gestire la relazione con la scuola”.
Da quanto dichiarato risulta la centralità della scuola e dell’istruzione. Grazie all’impiego delle nuove implementazioni tecnologiche è così possibile fornire quei servizi fino ad ora impensabili, ma che sono diventate oggi di profondo aiuto a docenti e studenti.
Tutto ciò, diventa possibile solo se la tecnologia non prevarica le relazioni interpersonali, essenziali in ambito scolastico e didattico.