Giovani e salute mentale, l’allarme di The Lancet: ansia e depressione in aumento vertiginoso

Giovani e salute mentale, l’allarme di The Lancet: ansia e depressione in aumento vertiginoso

Lo studio Global Burden of Disease 2023 ha analizzato i trend di mortalità e morbilità, rivelando tassi allarmanti tra giovani adulti.
Giovani e salute mentale, l’allarme di The Lancet: ansia e depressione in aumento vertiginoso

Lo studio Global Burden of Disease (GBD) 2023, pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, ha coinvolto un team internazionale di 16.500 scienziati e ricercatori per analizzare i trend globali di mortalità e morbilità. La ricerca ha evidenziato dati allarmanti riguardo ai tassi di mortalità più elevati tra adolescenti e giovani adulti, una popolazione tradizionalmente considerata a basso rischio.

Particolarmente preoccupante risulta l’incremento vertiginoso dei disturbi di salute mentale: l’ansia ha registrato una crescita del 63%, mentre la depressione del 26%. Questi risultati sottolineano l’urgente necessità di estendere le priorità sanitarie oltre la riduzione della mortalità infantile.

I dati statistici e il quadro della salute mentale

I risultati della ricerca rivelano un incremento significativo dei tassi di mortalità nelle fasce giovanili, con particolare concentrazione tra i 20 e i 39 anni nel Nord America ad alto reddito dal 2011 al 2023. Le cause principali includono suicidi, overdose di droga e consumo eccessivo di alcol.

Parallelamente, i decessi nella fascia 5-19 anni sono aumentati in Europa orientale, Nord America ad alto reddito e Caraibi.

Le malattie non trasmissibili rappresentano quasi due terzi della mortalità globale, con cardiopatia ischemica, ictus e diabete come principali responsabili. L’analisi evidenzia come quasi la metà di tutti i decessi e le disabilità potrebbero essere prevenuti attraverso la modifica dei fattori di rischio, inclusi elevati livelli di glicemia e indice di massa corporea.

I fattori di rischio e le strategie di prevenzione

Lo studio rivela che quasi la metà di tutti i decessi e le disabilità potrebbero essere prevenuti attraverso la modifica di specifici fattori di rischio. L’abuso sessuale e la violenza del partner emergono come elementi prevenibili che contribuiscono significativamente a depressione, ansia e altre conseguenze sulla salute mentale.

I fattori di rischio variano considerevolmente per fascia d’età. Nei bambini sotto i 5 anni, malnutrizione infantile e materna, inquinamento da particolato e carenze igienico-sanitarie rappresentano le minacce principali. La fascia 5-14 anni vede nella carenza di ferro il rischio predominante, mentre per i giovani 15-49 anni emergono rapporti sessuali non protetti e infortuni sul lavoro.

Gli autori sottolineano l’urgente necessità di estendere le priorità sanitarie oltre la riduzione della mortalità infantile, includendo adolescenti e giovani adulti attraverso politiche preventive mirate e interventi specifici per ciascuna fascia d’età.

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