Iscrizioni Scuola 25-26: i Licei al 60% - Studentville

Iscrizioni Scuola 25-26: i Licei al 60%

Scopriamo le tendenze regionali delle iscrizioni alle scuole secondarie di secondo grado
Iscrizioni Scuola 25-26: i Licei al 60%

Le iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026 confermano tendenze consolidate nel panorama educativo italiano, con il Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha fornito dati dettagliati sulle preferenze degli studenti.

I licei continuano a essere la scelta dominante, raccogliendo oltre il 60% delle iscrizioni a livello nazionale. Tuttavia, gli istituti tecnici e gli istituti professionali mantengono un ruolo significativo, offrendo percorsi formativi più orientati al mondo del lavoro. L’analisi regionale rivela differenze marcate: il Lazio e la Campania registrano la più alta percentuale di studenti iscritti ai licei, mentre il Veneto si distingue per un’alta preferenza per gli istituti tecnici. Queste tendenze riflettono le peculiarità economiche e culturali di ciascun territorio.

Le tendenze generali

Oltre il 60% degli studenti ha scelto i licei, che si confermano l’opzione preferita tra le scuole superiori. Tra gli indirizzi liceali, il liceo scientifico continua a dominare le preferenze, seguito dal classico e dal linguistico. Questa scelta riflette un crescente interesse per le discipline STEM e per le carriere universitarie che richiedono basi solide in matematica e scienze.

Parallelamente, gli istituti tecnici stanno guadagnando terreno, raccogliendo circa il 30% delle iscrizioni a livello nazionale. Tra i settori più scelti spicca quello economico, con indirizzi come Amministrazione, Finanza e Marketing, affiancati da quelli tecnologici, che includono percorsi in informatica e telecomunicazioni. Questo indica un forte orientamento del sistema educativo verso competenze pratiche richieste dal mercato del lavoro.

Gli istituti professionali, pur restando il segmento meno frequentato con poco più del 10% delle iscrizioni, mostrano segnali di crescita in settori strategici come enogastronomia e ospitalità alberghiera, oltre ai servizi per la sanità e l’assistenza sociale. Questi percorsi attraggono studenti interessati a una formazione più orientata al mondo del lavoro, con sbocchi immediati in settori specializzati.

Il trend di Istituti Tecnici e Professionali

Le iscrizioni agli istituti tecnici mostrano un trend in continua crescita, raggiungendo una media nazionale del 30%. Particolarmente rilevante è la scelta di questi percorsi in regioni come Veneto (39,81%) e Friuli Venezia Giulia (38,90%), dove l’interesse per il settore economico e tecnologico si conferma predominante. L’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” è tra i più richiesti, seguito da “Informatica e Telecomunicazioni”, a riprova della forte richiesta di competenze digitali nel mondo del lavoro.

Gli istituti professionali, pur rappresentando solo il 10% delle iscrizioni nazionali, registrano picchi in alcune regioni: Emilia-Romagna e Veneto emergono per un’adesione superiore alla media, grazie alla presenza di indirizzi fortemente collegati al proprio tessuto economico, come Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera e Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale. Tuttavia, in regioni come Molise, Umbria e Basilicata, l’iscrizione agli istituti professionali si attesta su livelli inferiori.

Le scelte nelle diverse regioni

Le iscrizioni per l’anno scolastico 2025-2026 evidenziano notevoli differenze regionali nelle scelte degli studenti. Il Lazio e la Campania si distinguono per l’alta percentuale di iscrizioni ai licei, rispettivamente con il 69,48% e il 61,25%, in particolare verso l’indirizzo scientifico. Al contrario, il Veneto mostra una preferenza maggiore per gli istituti tecnici, con il 39,81% degli studenti che optano per questo percorso, mentre i licei raccolgono solo il 45,19% delle scelte.

In alcune regioni si osservano equilibri più bilanciati: l’Emilia-Romagna presenta una distribuzione omogenea con il 46,38% di iscritti ai licei, il 36,27% agli istituti tecnici e un’alta percentuale di iscrizioni agli istituti professionali (17,34%), tra i valori più elevati a livello nazionale. Analogamente, la Lombardia conferma una forte propensione per l’istruzione tecnica, con il 36,35% delle scelte, mentre i licei si attestano al 49,64% e i professionali al 14,02%.

Le regioni meridionali come Puglia e Sicilia seguono una tendenza simile alla Campania, con una netta prevalenza dei licei (rispettivamente 58,01% e 61,63%). In queste aree, gli istituti tecnici rimangono comunque scelti da una quota significativa di studenti, rappresentando attorno al 30% delle iscrizioni. Per quanto riguarda gli istituti professionali, la Basilicata e la Calabria superano leggermente la media nazionale, con percentuali rispettivamente del 13,09% e dell’11,29%.

Infine, il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni con il più alto numero di iscritti agli istituti tecnici (38,90%), mentre il Molise e l’Umbria registrano livelli inferiori alla media nazionale per le iscrizioni agli istituti professionali, fermandosi rispettivamente al 7,89% e al 10,29%. Questi dati confermano una geografia scolastica variegata, con scelte influenzate sia da fattori culturali che economici.

Gli indirizzi di studio

Tra gli istituti superiori, i licei continuano a raccogliere la maggior parte delle iscrizioni, con un particolare interesse per il Liceo Scientifico. Quest’ultimo si conferma la prima scelta a livello nazionale, grazie al suo equilibrio tra materie scientifiche e umanistiche, che garantisce un’ampia gamma di possibilità universitarie. Seguono il Liceo Classico, apprezzato per la solida preparazione nelle discipline umanistiche, e il Liceo Linguistico, preferito da coloro che desiderano specializzarsi nelle lingue straniere. Il Liceo delle Scienze Umane mantiene una buona popolarità, così come il Liceo Artistico, più diffuso in regioni come Toscana e Liguria.

Gli istituti tecnici registrano una crescita nelle iscrizioni, con il settore economico in testa. L’istituto tecnico indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing rappresenta l’opzione più richiesta, fornendo competenze in ambito contabile e commerciale. Il settore tecnologico segue da vicino, con particolare successo per l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, che risponde alle esigenze del mercato del lavoro legato alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica. Anche il settore Turismo mantiene una forte presenza, soprattutto in regioni con vocazione turistica come Friuli Venezia Giulia e Lombardia.

Sebbene meno scelti rispetto agli altri indirizzi, gli istituti professionali presentano punte di eccellenza in specifici settori. L’indirizzo Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera è il più popolare, grazie all’importanza del turismo e della ristorazione in diverse regioni italiane. In crescita anche il settore Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale, che risponde alla crescente domanda di figure qualificate nel settore sanitario e assistenziale. Tra gli altri indirizzi di rilievo, si segnala il settore Manutenzione e Assistenza Tecnica, che offre opportunità in ambito artigianale e industriale.

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