La parola giovanile dell’anno: concorso di creatività linguistica

La parola giovanile dell’anno: concorso di creatività linguistica

Un'importante novità nel panorama culturale italiano prende forma con il lancio de 'La parola giovanile dell'anno'
La parola giovanile dell’anno: concorso di creatività linguistica

Un’importante novità nel panorama culturale italiano prende forma con il lancio de “La parola giovanile dell’anno”, un’iniziativa che si ispira alla celebre ‘Jugendwort des Jahres’ tedesca. Il concorso, ideato da Massimo Arcangeli, nasce con l’obiettivo di valorizzare e premiare le espressioni più significative e creative del linguaggio giovanile contemporaneo, riconoscendo il contributo delle nuove generazioni all’evoluzione della lingua italiana.

Dettagli e modalità di partecipazione

Le scuole secondarie di primo e secondo grado possono partecipare inviando fino a cinque parole o espressioni del linguaggio giovanile. Ogni proposta deve essere accompagnata da un commento che ne spieghi la scelta. L’iniziativa vanta la collaborazione di prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia della Crusca, la Società Dante Alighieri, oltre alle case editrici Zanichelli e Mondadori Edu.

Giuria e premiazione finale

La valutazione delle proposte è affidata a una giuria che rappresenta un perfetto equilibrio intergenerazionale: sette membri adulti, tra insegnanti, docenti universitari e dirigenti scolastici, insieme a sette giovani tra i 14 e i 19 anni. A presiedere la commissione sarà un giovane di età compresa tra i 20 e i 22 anni.

La cerimonia di premiazione si terrà il 1° dicembre 2025 presso il liceo Mamiani di Roma, dove verrà conferito il prestigioso premio “Visioni“, riconoscimento che in passato ha celebrato personalità del calibro di Zygmunt Bauman e Antonio Scurati.

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