CPC, CPM, CPS e CPA: significati e differenze - StudentVille
CPC, CPM, CPS e CPA: significati e differenze

CPC, CPM, CPS e CPA: significati e differenze

CPC, CPM, CPS e CPA: le campagne pubblicitarie on line

Oggi vogliamo approfondire un argomento molto comune e, ormai, molto usato da diverse aziende o attività, ed è la campagna pubblicitaria on line. Vi dicono niente queste sigle: cpc, cpm, cps e cpa? Oggi cerchiamo di scoprirne insieme il significato, cercandone anche gli usi e andremo anche a vedere le differenze tra loro. L’argomento in questione è molto importante perché oggi più che mai il mondo si muove anche on line ed è utile fare in modo che si muova bene, nella giusta direzione e verso orizzonti lontani. Non dilunghiamoci ulteriormente in chiacchiere, andiamo ad imparare nuove cose, il significato di queste sigle e le differenze.

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Significati CPC, CPM, CPS e CPA

Per essere sicuri che capiate fino in fondo di cosa stiamo andando a parlare, vogliamo darvi tutti i significati sigla per sigla. Non dimenticate che stiamo parlando di pubblicità on line che, al giorno d’oggi, è molto utile per chi voglia avviare qualsiasi tipo di sito internet. Dobbiamo ammetterlo, senza conoscere lo spazio cybernetico siamo come fuori dal mondo, per cui armatevi di carta e penna e venite ad imparare i significati delle sigle:

  1. CPC: è il Cost per Click (detto anche PPC – Pay per Click) e rappresenta proprio la discriminante tra la pianificazione tradizione e quella a performance in quanto consente di pagare per ogni click ricevuto dalla campagna pubblicitaria,
  2. CPM: ovvero Cost per Impressions (o Cost Per Thousand – CPT) è il costo da pagare concordato per mille impressions (ovvero mille visualizzazioni) di tale campagna pubblicitaria,
  3. CPS: ovvero Cost per Sale, il costo pagato per ogni vendita generata da un annuncio online o da un link di affiliazione,
  4. CPA: letteralmente Cost per Action (o Cost per Acquisition) permette di pagare una percentuale o un prezzo fisso al completamento di un’azione definita (click, registrazione, vendita, etc). E’ utilizzato molto nell’affiliate marketing e può essere visto come un costo commerciale piuttosto che un costo media.

Cpc, cpm, cps e cpa: le differenze

Da quello che è emerso dando un’occhiata ai significati delle sigle, ci troviamo di fronte a tipologie di campagne diverse tra loro e finalizzate a diversi obiettivi; è importante, quindi, saper distinguere e quindi scegliere quale di queste tipologie più si addica alle proprie necessità. Quando avrete riconosciuto la tipologia che fa al caso vostro, il passo successivo deve essere quello di ottimizzare e gestire i costi, ma per questo è preferibile affidarsi ad un’agenzia con alle spalle una forte esperienza che sia in grado di capitalizzare il budget investito.

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