Il governo ha approvato la manovra nel Consiglio dei ministri, inviando il documento programmatico a Bruxelles. Le misure di bilancio prevedono tagli e bonus che impattano anche il settore scolastico e fiscale. La presidente Meloni ha sottolineato l’equilibrio e la serietà delle decisioni adottate. L’intervento riafferma la coerenza politica stabile.
La stretta sulle supplenze
La modifica all’articolo 106 integra la legge 107/2015, autorizzando il dirigente scolastico a impiegare personale dell’autonomia per coprire supplenze temporanee fino a dieci giorni nelle scuole secondarie e primarie, salvo specifiche esigenze didattiche.
La misura, studiata per ottimizzare le risorse e migliorare la continuità didattica, consente una gestione più flessibile e immediata dell’assenza dei docenti, apportando benefici concreti al sistema.
I parametri fiscali e sociali
La manovra prevede una riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi medi, garantendo un risparmio mirato.
In aggiunta, gli aumenti di stipendio nei rinnovi contrattuali saranno tassati al 10%, mentre il bonus mamme e i congedi parentali verranno potenziati, rafforzando il sostegno sociale e incentivando la partecipazione lavorativa. Le misure favoriranno una stabilità economica e benessere diffuso.
I cambiamenti nelle pensioni
A partire dal 2027, l’adeguamento graduale dei requisiti pensionistici prevede un iniziale pensionamento a 67 anni e un mese, con incrementi annuali successivi, esclusi lavori gravosi.
Le stime evidenziano 460 milioni di euro nel 2026, oltre 1,8 miliardi nel 2027, con costi progressivamente variabili, rilevando un impatto economico estremamente significativo.
Le misure complementari
Le ulteriori iniziative includono bonus fiscali e incentivi per la partecipazione lavorativa, misure di sostegno alle famiglie e interventi per la competitività economica, contribuendo a un quadro manovrario integrato complessivamente.