Il 29 dicembre 2025 il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha firmato un decreto da 23,1 milioni di euro che autorizza lo scorrimento delle graduatorie nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il provvedimento è destinato alla realizzazione e alla messa in sicurezza di ulteriori mense scolastiche su tutto il territorio nazionale.
Lo scorrimento delle graduatorie consente di finanziare progetti che erano risultati idonei ma non ammessi per esaurimento delle risorse iniziali. L’intervento si inserisce nella strategia PNRR per potenziare le infrastrutture educative e ampliare l’offerta di tempo pieno nelle scuole italiane, con l’obiettivo di rispondere alle esigenze delle comunità scolastiche e delle famiglie.
I progetti finanziati: 59 interventi per estendere il tempo pieno
Il decreto autorizza il finanziamento di 59 nuovi progetti distribuiti su tutto il territorio nazionale. Questi interventi mirano a potenziare l’offerta scolastica a tempo pieno, ampliando le opportunità educative per gli studenti italiani.
La realizzazione e messa in sicurezza delle mense scolastiche rappresenta un elemento infrastrutturale fondamentale per l’attivazione del tempo pieno. Senza spazi adeguati per la refezione, infatti, le scuole non possono estendere l’orario scolastico oltre le ore mattutine.
L’impatto atteso riguarda sia l’organizzazione didattica degli istituti coinvolti sia le comunità educanti nel loro complesso, offrendo maggiori servizi alle famiglie e più tempo scuola agli studenti.
La distribuzione territoriale: il 43% delle risorse al Mezzogiorno
Il decreto prevede una ripartizione mirata dei fondi, con oltre il 43% delle risorse allocate agli enti locali del Mezzogiorno. Questa scelta risponde alla necessità di colmare i divari territoriali nell’accesso al tempo pieno, storicamente più limitato nelle regioni meridionali rispetto al Centro-Nord.
La concentrazione degli investimenti nelle aree meno servite mira a garantire un’offerta educativa più equa su scala nazionale. L’intervento si inserisce nella strategia del PNRR di riequilibrare le opportunità formative tra territori, favorendo un accesso più uniforme a servizi essenziali come le mense scolastiche, infrastrutture necessarie per attivare e sostenere il modello del tempo pieno.
Gli obiettivi educativi: equilibrio famiglia-lavoro e successo formativo
Il ministro Valditara ha sottolineato che «il tempo pieno favorisce un migliore equilibrio tra vita privata e impegni lavorativi delle famiglie, sostiene il successo formativo degli studenti, contrasta le disuguaglianze educative». L’investimento nelle mense scolastiche si colloca quindi in una visione più ampia, dove l’infrastruttura fisica abilita modelli organizzativi che rispondono a esigenze educative e sociali.
Il prolungamento dell’orario scolastico, reso possibile dalla disponibilità di spazi dedicati alla refezione, permette alle famiglie di conciliare meglio gli impegni professionali con la cura dei figli. Per gli studenti, il tempo pieno offre opportunità di apprendimento più strutturate e continuative, oltre a favorire la socialità e la crescita personale.
Il ministro ha ribadito che «vogliamo che ogni studente trovi nella scuola un luogo di crescita e socialità», evidenziando la funzione formativa complessiva dell’ambiente scolastico.
Le misure collegate e i numeri complessivi: 960 milioni e 1.850 interventi
Il decreto si inserisce in una strategia più ampia, che comprende i programmi Agenda Sud e Agenda Nord, disegnati per ridurre i divari territoriali e rafforzare l’offerta formativa nelle aree più fragili del Paese. Questa nuova assegnazione di 23,1 milioni si aggiunge a un investimento pregresso complessivo di 960 milioni di euro, già destinati alla realizzazione e messa in sicurezza di strutture scolastiche sul territorio nazionale.
Finora sono stati autorizzati 1.850 interventi, che coprono la costruzione e l’adeguamento di mense, palestre e altri spazi educativi necessari per ampliare il tempo pieno. Il provvedimento firmato dal ministro Valditara rappresenta quindi un’integrazione operativa, che consente di finanziare progetti rimasti nelle graduatorie e di accelerare il completamento degli obiettivi previsti dal PNRR, garantendo coerenza con le scadenze europee e con le priorità nazionali di investimento.