E' successo ieri pomeriggio in un centro commerciale nella zona sud di Roma, Parco Leonardo, il più grande d'Italia, inaugurato appena sei anni fa. Nel pomeriggio Simone ha incontrato alcuni amici con i quali è andato al centro commerciale per passare qualche ora in compagnia. Lavorava come apprendista parrucchiere, e gli amici raccontano che appena due settimane fa, Simone aveva fatto il suo primo taglio di capelli, ed era entusiasta. Il fatto è stato ricostruito grazie agli agenti del Commissariato di Fiumicino e ai numerosissimi testimoni.
Simone e alcuni amici, tra cui Cesare, quello che si rivelerà il suo aggressore, sono seduti a un tavolino davanti al multisala UGC, quando Cesare chiede una sigaretta, che Simone si rifiuta di dargli. Dallo scherzo si passa alla lite, e Cesare tira un pugno sulla tempia del sedicenne che cade a terra senza rialzarsi. Perde sangua dal naso e ha lo sguardo assente. Si capisce subito che sta succedendo qualcosa. Nel frattempo accorrono gli agenti di sicurezza che hanno provato a rianimare il ragazzo che aveva la lingua indietro, ma senza risultato. Dopo qualche minuto è intervenuto il personale sanitario di un'associazione di volontariato che opera all'interno del Parco Leonardo, che lo ha caricato sull'ambulanza diretta verso il poliambulatorio. Una corsa disperata, perchè Simone è arrivato cadavere.
Gli amici della vittima sono stati tutti interrogati e Cesare ha confessato immediatamente quanto accaduto. Ora è stato arrestato per omicidio preteritenzionale ed è rinchiuso nel centro di prima accoglienza di via Virginia Agnelli. Noi ci chiediamo come sia possibile una morte del genere; una doppia tragedia che lega i familiari dei povero Simone a quelli di Cesare, che, nel momento in cui sferrava il colpo all'amico, non sapeva che stava per infliggergli un colpo mortale. A volte anche un solo pugno dato male può provocare la morte di persone innocenti: le mani non andrebbero mai usate, se non quando si viene molestati. Simone ha fatto una morte assurda: nessuno merita una fine del genere!
Cosa ne pensi di quanto accaduto. Fate sentire la vostra opinione, voi che avete la stessa età della vittima e dell'aggressore.