Morte Principe Filippo: il re delle gaffe - StudentVille

Morte Principe Filippo: il re delle gaffe

Morte Principe Filippo: il re delle gaffe

Principe Filippo: i suoi eventi mondani

Il principe Filippo si è spento all’età di 99 anni lasciando la sua consorte, l’amata regina Elisabetta, dopo una vita insieme, figli, nipoti e un regno tutto loro che, come tutti sappiamo, ha guidato e governato per la maggiore la regina. Nonostante sia stato sempre all’ombra della regina, verrà ricordato anche, in modo simpaitico, come il re delle gaffe per alcune cose dette in alcuni eventi mondani. Ecco una raccolta di quelle indimenticabili.

Principe Filippo: il re delle gaffe

Ecco una raccolta di tutte le gaffe commesse dal principe in alcuni eventi mondani in cui ha preso parte:

  • 1966: «Le donne britanniche non sanno cucinare».
  • 1981, durante la recessione: «Tutti dicevano che dovessimo avere più tempo libero. E ora si lamentano di essere disoccupati»
  • 1984, dopo aver ricevuto un regalo da una donna, in Kenya: «Lei è una donna, no?»
  • 1986, parlando a un gruppo di studenti britannici durante una visita reale in Cina: «Se state qui ancora a lungo, finirete con l’avere gli occhi a mandorla»
  • 1992, in Australia, quando gli fu chiesto se volesse abbracciare un koala: «Oh no, potrei prendere qualche orribile malattia»
  • 1994, parlando a un abitante, benestante, delle isole Cayman: «La gran parte di voi discende da pirati, giusto?»
  • 1995, parlando a un istruttore di guida scozzese: «Come fate a tenere i nativi lontani dall’alcol il tempo necessario per passare l’esame?»
  • 1996, commentando la richiesta di mettere al bando le armi da fuoco, dopo il massacro della scuola di Dunblane (dove un uomo uccise 16 bambini e la loro insegnante, prima di suicidarsi): «Mettiamo il caso che un giocatore di cricket prenda la sua mazza, entri in una scuola e inizi a massacrare con quella un sacco di gente, il che non è complicato — beh, che si fa, si mettono al bando le mazze da cricket?».
  • 1997, parlando a un parcheggiatore dell’Università di Cambridge che non lo aveva riconosciuto: «Brutto imbecille!»
  • 1999, parlando a un gruppo di giovani sordi a Cardiff, che si trovavano accanto a una banda di percussionisti: «Sordi? Beh, se siete qui accanto, non mi meraviglia che lo siate!»
  • 2001, parlando a un 13enne che gli confessava il suo sogno di andare nello spazio: «Sei troppo grasso per essere un astronauta!»
  • 2002, parlando con degli aborigeni in Australia: «Tirate ancora lance?»
  • 2002, parlando con una poliziotta che indossava un giubbotto antiproiettile: «Sembri una kamikaze»
  • 2009, parlando al businessman Atul Patel durante un ricevimento a Buckingham Palace per gli indiani britannici: «C’è un sacco di gente della tua famiglia, qui, stasera»
  • 2013, parlando con un’infermiera filippina in un ospedale britannico: «Le Filippine devono essere mezze vuote, siete tutte qui a far funzionare il sistema sanitario pubblico britannico»
  • 2013, parlando a Malala, la giovane afgana sfregiata dai talebani, che ora si batte per garantire alle ragazze il diritto di andare a scuola, in tutto il mondo: «I bambini vanno a scuola perché i genitori non li vogliono a casa»

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